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Il Milleproroghe blocca la riqualificazione di Ancona, per i sindacati è inconcepibile

Le conseguenze per la città di Ancona sarebbero molto pesanti con una perdita secca di 12 milioni di euro

GIL-CISL-UIL di Ancona hanno espresso profonda contrarietà e preoccupazione per le possibili conseguenze del taglio al “fondo periferie”  deciso dal Senato con un emendamento al Milleproroghe. Secondo i sindacati le conseguenze per la città di Ancona sarebbero molto pesanti con una perdita secca di 12 milioni di euro dallo stato e la messa in discussione di progetti fondamentali per la riqualificazione urbana. Nuovo ingresso al parco di Posatora, Autostazione al Verrocchio, ex IACP di Via Marchetti, Piazza del Crocifisso, viale d’accesso agli Archi, Via XXIX Settembre, tutti progetti che si dovevano concludere entro il 2021.

«Già in campagna elettorale ci eravamo espressi favorevolmente su progetto “Palombella –Archi”, per riqualificare aree centrali del tessuto urbano e dare nuovo protagonismo a quartieri che vogliono vivere a pieno l’idea di rinascita della città. Ora, davanti a questa inattesa difficoltà, chiediamo l’impegno di tutte le forze politiche che hanno a cuore lo sviluppo della città per la tempestiva correzione del provvedimento alla Camera dei Deputati, e diciamo all’ Amministrazione Comunale che NON bisogna fermarsi. Dai prossimi 5 anni ci aspettiamo che si intensifichi questa capacità di allungare lo sguardo verso l’orizzonte di una città che riscopre se stessa; proprio come già è avvenuto con il ritrovato “porto antico».

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