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MoVimento 5 Stelle Jesi : “Sulle mense troppa fretta di sbarazzarsi della questione”

Il M5S Jesi: "Il Comune e Jesi Servizi Srl non solo hanno respinto la richiesta di stabilizzazione delle 19 aiuto cuoche ma hanno predisposto un accordo transattivo a nostro parere capestro, 'complici' i Sindacati"

Una gran fretta di sbarazzarsi di un pesante fardello: così da subito è apparso l’atteggiamento della Amministrazione nei confronti della questione mense.
Che l’Amministrazione considerasse, in tale ottica, le persone che lavorano in questo settore da anni un peso anziché una risorsa, era chiaro da tempo.
Ma le modalità con cui questi principi inaccettabili sono stati in questi giorni applicati, d'accordo con i sindacati, appaiono più gravi di qualsiasi immaginazione.

Il Comune e Jesi Servizi Srl (società partecipata al 100% dal Comune) non solo hanno respinto la richiesta di stabilizzazione delle 19 aiuto cuoche in forza al servizio mensa con contratto a tempo determinato ormai da  anni, accampando l’insussistenza dei presupposti, ma hanno predisposto un accordo transattivo a nostro parere capestro, "complici" i Sindacati confederali, CGIL in testa.

Come è possibile verificare leggendo a pag.4 dell’accordo, per la modica cifra di 6 mila euro per ogni lavoratore, Comune e JesiServizi potrebbero tranquillamente sbarazzarsi della presenza delle 19 aiuto cuoche, se le stesse non venissero assunte dalla ditta vincitrice del futuro appalto.

Per la stessa infima somma sarebbe possibile liquidare il personale nel caso in cui la ditta appaltatrice offrisse un orario di lavoro inferiore al 30% dell’attuale orario e/o un contratto con un inquadramento inferiore ad oltre due livelli rispetto all’ultimo contratto presso Jesi Servizi.

Non appare per niente chiaro cosa invece succederebbe alle aiuto cuoche nel caso in cui vennisse loro offerto un orario ad esempio al 50% dell’attuale o inferiore di uno o due livelli rispetto all' inquadramento contrattuale odierno. Da quanto riportato nell’accordo, c’è addirittura il rischio per il personale, di essere praticamente costretto ad accettare queste condizioni piuttosto indecorose, pena la liquidazione senza neanche il bonus dei 6mila euro.
In cambio, le lavoratrici che hanno sottoscritto l’accordo, hanno rinunciato a qualsiasi rivendicazione futura.

Ciò che è a nostro parere inaccettabile, è che i sindacati, IN ASSOLUTO SILENZIO, senza tirar fuori l’argomento all’attenzione della opinione pubblica e di tutte le forze politiche per avere almeno un po’ più di forza contrattuale ed ottenere condizioni migliori per i lavoratori, abbiano accettato un accordo transattivo del genere, al ribasso per la vita dei dipendenti.

Il MoV 5 Stelle ha presentato una interpellanza sia per chiarire in base a quale istruttoria si è ritenuto di respingere la richiesta del posto di lavoro delle aiuto cuoche, sia il motivo dell’assenza di alcuni pareri istruttori importanti a sostegno della Delibera di Giunta Municipale n.72 del 11.04.2013 con cui si è dato seguito all’accordo transattivo (nello specifico, il parere dei revisori dei conti, quello del Dirigente del Servizio Finanziario e quello dell’ Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture).

Ci aveva già preoccupato il fragoroso silenzio dei sindacati prima dell’approvazione dell’atto di indirizzo sulla esternalizzazione del 28 gennaio 2013, seppur avessimo più volte evidenziato (anche con atti ufficiali presentati in Commissione) le possibili criticità che la scelta di esternalizzare avrebbe potuto creare.

Oggi, ogni ulteriori commento sull’operato anche dei sindacati, alla luce dei fatti, appare superfluo…

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