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Mangialardi nuovo capogruppo del Pd in Regione: «Da parte nostra opposizione seria»

All'unanimità è stato indicato l'ex sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, la cui nomina sarà formalizzata con la costituzione del gruppo

ANCONA – In vista della prima seduta della nuova Assemblea regionale delle Marche, i consiglieri regionali del Partito Democratico si sono incontrati ieri per definire il capogruppo. All'unanimità è stato indicato l'ex sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, la cui nomina sarà formalizzata con la costituzione del gruppo. 

«Ringrazio i colleghi per la fiducia accordatami – ha detto Mangialardi – in vista di questa nuova importante sfida che vedrà il gruppo consiliare del Partito Democratico impegnato a ricoprire il ruolo di opposizione al governo regionale guidato dalla destra sovranista e populista. Un'opposizione che sarà anzitutto competente, grazie alle donne e agli uomini con cui condividerò questo percorso, e che sarà svolta nell'interesse esclusivo delle Marche, portando il nostro contributo affinché i problemi strutturali della regione, amplificati dalle vicende che negli ultimi anni hanno tormentato il nostro territorio – dal fallimento di Banca delle Marche al sisma, per giungere fino alla pandemia di Covid – trovino soluzioni all'altezza di ciò che cittadini e imprese si attendono dalle istituzioni».

«Noi – continua il capogruppo in pectore del Pd – avevamo presentato un programma serio, concreto, commisurato ai reali bisogni delle Marche, ma soprattutto credibile, e cioè fondato su dati certi e progettualità reali, non certo, a differenza della destra, su promesse irrealizzabili. Ora però vigileremo attentamente affinché proprio quelle promesse non si rivelino una clamorosa mistificazione ai danni delle marchigiane e dei marchigiani, delle imprese che attendono concrete politiche di rilancio economico, di cittadini che pretendono giustamente servizi essenziali capillari ed efficienti. Pertanto ci aspettiamo, in barba ai vincoli imposti dal quadro normativo nazionale, l'immediata riapertura dei punti di primo intervento e dei punti nascita nelle aree interne, il rapido avvio della Ricostruzione nei territori colpiti dal sisma e l'esecuzione delle opere volte a risolvere i ritardi infrastrutturali. Insomma, siamo pronti a lasciarci stupire da come un governo regionale antieuropeo e isolazionista per scelta, sarà in grado di trasformare i vaghi auspici della campagna elettorale in risposte alle esigenze delle nostre comunità».

«Altrettanto serrato – conclude Mangialardi – sarà il controllo sull'operato della maggioranza, e in particolare sulle possibili ingerenze delle segreterie romane dei partiti di destra negli affari marchigiani e sugli eventuali tentativi, che peraltro abbiamo già denunciato sulla scia di quanto avvenuto nel corso dell'anno in Umbria, di colonizzare i settori amministrativi chiave della nostra Regione, a partire dalla sanità».

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