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Bando sul benessere animale, in arrivo 20 milioni di euro per gli allevatori

L’obiettivo è quello di migliorare i metodi di produzione negli allevamenti bovini, ovi caprini e suini, da carne e latte, puntando su una maggiore cura degli alimenti, della stabulazione, della condizione fisica dell’animale

La Giunta regionale ha definito i criteri e le modalità del prossimo bando sul benessere animale: a disposizione degli allevatori sono stati stanziati 20 milioni del Programma di sviluppo rurale (Psr 2014/20202) per migliorare la qualità e le produzioni degli allevamenti zootecnici marchigiani. Le richieste andranno presentate, dopo la pubblicazione dell’avviso, tramite il portale Sian gestito da Agea. I beneficiari si impegnano ad allevare gli animali da reddito, per almeno cinque anni, rispettando requisiti volontari che vanno oltre quelli obbligatori.

L’obiettivo è quello di migliorare i metodi di produzione negli allevamenti bovini, ovi caprini e suini, da carne e latte, puntando su una maggiore cura degli alimenti, della stabulazione (ammodernamento delle stalle), della condizione fisica dell’animale. “Le nuove tecniche di allevamento hanno incrementato le produzioni insieme ai livelli qualitativi e sanitari delle stesse, spesso però a scapito del benessere animale, sottoposto a stress e al rischio di conseguenti patologie - evidenzia la vice presidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura – Attraverso il bando promuoviamo comportamenti e scelte virtuose da parte degli allevatori, in quanto ogni miglioramento gestionale si ripercuoterà positivamente sulle peculiarità e sulla competitività aziendale. Le aree interne marchigiane, colpite dal sisma e dove la zootecnia gioca un ruolo importante nella rinascita economica, hanno a disposizione un ulteriore sostegno per consolidare la ricostruzione avviata”. Beneficiari del bando saranno gli agricoltori, singoli o associati, che dispongono di una consistenza animale (Uba: Unità di bestiame adulto) parametrata alla superficie aziendale (Superficie agricola utilizzata), per il rispetto della densità di allevamento fissata (5 Uba). I richiedenti non dovranno essere già stati finanziati con il bando 2016.

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