L’Europa declassa le Marche, ma arrivano più risorse
Le Marche sono state declassate dall’Unione Europea, decisione che porterà comunque nuove risorse. L'annuncio è stato dato durante un convegno
Le Marche declassate a "Regione in transizione dall'Ue". Lo ha annunciato il presidente dell'Istao (Istituto Adriano Olivetti) Pietro Marcolini nel corso della presentazione della terza edizione di '#Marcheuropa' avvenuta oggi a palazzo delle Marche ad Ancona. Il declassamento pero' porterebbe nelle Marche piu' risorse europee per sostenere un territorio in difficolta'. "Siamo alla vigilia della predisposizione dei bilanci dell'Ue per la programmazione 2021/2027- premette Marcolini-. Le Marche sono state declassate da Regione ordinaria a Regione in transizione. Per questo, nell'ambito di una programmazione che all'Italia assegnera' indicativamente il 6% di risorse in piu', stimiamo che alle Marche possano essere attribuiti dal 10% al 20% di maggiori contributi.
Rispetto ai tradizionali 1.200 milioni di euro per le Marche e' presumibile un aumento almeno del 10% nella programmazione comunitaria 2021/2027". Il declassamento a Regione 'in transizione' e' dovuto a un calo del Pil pro capite dei marchigiani che ora risulta compreso tra il 75% e il 100% della media europea. "Credo che sara' una riprogrammazione generosa con le Marche- continua Marcolini-. Questa Regione e' rimasta piu' indietro rispetto ad altri. Non abbiamo le difficolta' che riscontriamo, per esempio, nella vicina Abruzzo ma c'e' una tendenza economica negativa che, purtroppo, e' precedente al sisma. Il terremoto ha poi aggravato la situazione. Per questo e' importante cogliere le opportunita' di una ricostruzione programmata".