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Crisi Aerdorica, commissione d’inchiesta in Regione. Scintille Maggi-Busilacchi

«Daremo una mano alla magistratura» annuncia il 5 Stelle. «Il nostro ruolo non è giudiziario» replica il dem. I capigruppo si beccano sulle finalità del gruppo di lavoro

Aerdorica. Società che gestisce l'aeroporto Raffaello Sanzio. Segni particolari: 38 milioni di debiti e un'udienza pre fallimentare chiesta dalla Procura della Repubblica di Ancona alle porte. Da oggi, martedì 21 febbraio, scende in pista anche una commissione d'inchiesta del Consiglio regionale. Organo votato all'unanimità ma che scintille tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Soprattutto tra i capigruppo Gianni Maggi e Gianluca Busilacchi. Il primo a puntare su una commissione «che individui omissioni politiche e connivenze con le gestioni fallimentari del passato affinché – dice – la verità che emerge possa essere di collaborazione alla magistratura».  L'altro ad attaccare il pentastellato perché «in Italia c'è la separazione dei poteri. La commissione non può e non deve svolgere funzioni giudiziarie. Rigettiamo questo concetto non perché abbiamo paura ma per rispetto dei ruoli. Maggi è persona informata sui fatti? Se sì sia ascoltata, altrimenti le sue affermazioni sono gravi». Per il resto di dibattito, a parte lo sbotto dell'Udc Marconi per i toni pentastellati che lo fanno alla fine propendere per l'astensione, resta sereno. Forza Italia con Celani e la Lega con Zaffiri votano a favore anche se il capogruppo del Carroccio fa notare come Aerdorica sia passata «Da 750mila a 350mila passeggeri all'anno e tutto questo avviene in una determinata area politica». 

Riferimento chiaro al centrosinistra che fino al 2015 ha appoggiato le giunte Spacca e che ora sostiene il governatore Ceriscioli. Proprio quest'ultimo cerca di riportare pace in aula. «Il primo scopo della commissione – dice - è, rispetto a un'infrastruttura importantissima in un mondo dove l’internazionalizzazione è fondamentale per le imprese, sapere come abbia fatto ad arrivare a 38 milioni di debiti. Quali sono le scelte che hanno portato a questo e dare al consiglio regionale tutti gli elementi di conoscenza. Sappiamo benissimo che dentro quella storia ci sono stati anche episodi devianti ma questa è una parte del problema che attiene alla magistratura. Per noi l'importante è sapere l’obiettivo progettuale per il futuro. Analizzare i problemi e individuare le strategie. Quale è il livello di impegno per il futuro? Dobbiamo immaginare che ogni anno se vogliamo il trasporto pubblico locale su gomma c’è un trasferimento di 80 milioni di euro. Se vogliamo salire su un treno ci sono 35 milioni di euro di trasferimenti. Soldi pubblici che vanno a sostenere un servizio. Sta alla valutazione politica sul valore dell’asset se fare o non fare. L’indagine alla fine sarà più utile a noi che alla magistratura. È chiaro che, ogni volta che vediamo qualcosa di illegale, è doveroso denunciare. Sempre. Come cittadini. Non solo in una commissione d’inchiesta». 

Il teorema degli opposti schieramenti, dunque, è chiaro. Da una parte ci sono le minoranze, che la commissione hanno chiesto già a giugno 2016, che puntano il dito contro la maggioranza per aver scelto uomini al comando di gestioni quantomeno discutibili sotto il profilo dei conti che non tornano. Dall'altra c'è una maggioranza che, pur essendo composta sempre dal centrosinistra, ha tagliato con la gestione Spacca, trovato stabilità amministrativa (con l'amministratore unico Federica Massei) da meno di un anno e tenta di salvare la società che controlla all'85%. Della commissione faranno parte 11 consiglieri: i democrat Francesco Giacinti, Enzo Giancarli, Fabio Urbinati, Francesco Micucci, l’assessore Minardi, Boris Rapa, i pentastellati Giovanni Maggi e Piergiorgio Fabbri, il forzista Piero Celani, il leghista Sandro Zaffiri ed Elena Leonardi (Fratelli d’Italia). Si occuperà di “l’efficienza, efficacia, economicità e capacità manageriali delle gestioni succedutesi nella conduzione dell’Aeroporto Raffaello Sanzio e la presentazione di proposte per il rilancio strategico della società”. Il termine del lavoro dei consiglieri è stato fissato per il 31 ottobre per poi andare all’esame del consiglio regionale. «Una buona occasione per fare chiarezza sul passato e per ragionare sul futuro di una infrastruttura strategica per il nostro territorio.
Già dalla prossima settimana convocherò la prima riunione della Commissione» è il commento del presidente del consiglio Antonio Mastrovincenzo.

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