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Politica Falconara Marittima

L’assessore ai lavori pubblici: «Scuole obsolete? Chiudiamo le falle del centrosinistra»

La replica dell'esponente di giunta alle critiche di Italia Viva

«Le scuole falconaresi realizzate dal centrosinistra sono per lo più obsolete, costruite da più di mezzo secolo e con criteri alquanto superati, per questo l'amministrazione comunale di Falconara da anni è impegnata in una vera e propria corsa contro il tempo per chiudere le falle che puntualmente si aprono in ogni quartiere della città, non appena vengono concluse le verifiche di vulnerabilità sismica, obbligatorie su tutte le strutture pubbliche strategiche dal 2001. Ne sono un esempio le ex scuole Marconi, poi le Dante Alighieri, le Leopardi ed ora le scuole Giulio Cesare. Le giunte di centrosinistra se avessero ben governato avrebbero loro stesse già realizzato le verifiche sismiche. Ed invece le verifiche sismiche sono iniziate solo nel 2008 con le prime amministrazioni di centrodestra. Per giunta lo stesso centrosinistra ha lasciato ai falconaresi un indebitamento di 90 milioni di euro e per intervenire sulle strutture pubbliche è necessario partecipare a bandi e attenderne l'esito: l'amministrazione comunale non può semplicemente mettere mano al portafogli, perché questo è stato lasciato vuoto proprio da chi ora critica». Così l'assessore ai Lavori pubblici di Falconara, Valentina Barchiesi, risponde all'esponente di opposizione. 

«E' la voglia spasmodica di visibilità del consigliere comunale di Italia Viva, concentrato sulle prossime elezioni regionali, a indurlo a dichiarazioni incaute - aggiunge l'assessore - perché l'unica struttura che è stata dichiarata inagibile in vista del nuovo anno scolastico è la scuola Giulio Cesare e gli alunni delle altre scuole menzionate resteranno al loro posto, a meno che dovessero sorgere esigenze legate all'emergenza sanitaria.». Quanto agli interventi di manutenzione, «nonostante le difficoltà di bilancio questi sono stati programmati ed eseguiti puntualmente. Solo per le strutture sportive ricordo, tra gli altri, il completo rifacimento del fondo in erba sintetica degli stadi Neri e Amadio, quelli sulle palestre cittadine, sul campo da tennis e sulla stessa piscina comunale, oggetto di numerosi lavori, l'ultimo dei quali per il rifacimento degli esterni si è concluso nel dicembre scorso». Proprio sulla piscina comunale l'assessore ai Lavori pubblici intende focalizzare l'attenzione: «tra tutte le strutture analoghe fatte costruire dalla Provincia 30 anni fa, quella di Falconara ha oggi bisogno di interventi strutturali come quella di Ancona. Gli altri Comuni, Osimo e Mose, hanno dovuto eseguire già da diversi anni interventi radicali». Quanto alla scelta di realizzare una copertura con il pallone pressostatico, «questa è dettata da esigenze di economicità e flessibilità, perché molto più economico rispetto alla struttura in legno e con la possibilità di avere una piscina scoperta in estate. Il pallone pressostatico, soprattutto, ha tempi di realizzazione molto più brevi e permetterebbe di riaprire la piscina di via dell'Artigianato nel giro di pochi mesi. Siamo dovuti intervenire immediatamente perché la struttura ha subito un veloce deterioramento negli ultimi tempi. Le consulenze già affidate restano in piedi: ai professionisti è stato indicato di progettare la demolizione della copertura esistente. Tutto questo è stato già spiegato ai consiglieri di opposizione nelle sedi istituzionali, ma evidente l'esponente di Italia Viva preferisce apparire, a costo di generare confusione nei cittadini, piuttosto che fare l'interesse della città».
 

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