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Debiti Teatri: il Comune paga tutto, manovra da 2,8 milioni

Super manovra di assestamento: il Comune attinge al "fondo rischi" e mette sul tavolo 2,8 milioni di euro per mettere in sicurezza lo Stabile. C'è il rischio però di sforare il patto di stabilità

Sette ore di serrato confronto ieri per la Giunta del Comune di Ancona, dalle quali è uscita una pesante manovra di assestamento: 2,8 milioni di euro per coprire i debiti dello Stabile e rispondere alla durissima reprimenda arrivata dalla Corte dei Conti (per non parlare poi dell'esito dell'indagine consiliare). A fronte di questo incredibile sforzo finanziario corrisponde un impegno da parte della Regione (900mila euro) e delle Province di Ancona (450mila euro) e Pesaro.

I soldi per questa operazione sono arrivati dal famoso “fondo rischi” di 1,6 milioni che era stato messo da parte nell’ultimo Bilancio grazie alla “Super Imu” come garanzia contro eventuali cause legali e da tagli effettuati praticamente da ogni capitolo di spesa: dunque, almeno per il momento, di abbassare la tassa sulla prima casa (come era nei desideri di un Gramillano sempre più vicino al redde rationem) non se ne parla proprio. Ora la palla passa ai revisori dei conti, che dovranno dare il loro parere entro il 30 novembre.

Il rischio maggiore, come avvisa anche il Messaggero, è che pagando tutti i debiti si violi il patto di stabilità, con conseguenze pesantissime per l’amministrazione cittadina: divieto assoluto di aumentare le spese, stop a mutui e assunzioni, taglio dei finanziamenti dello Stato e taglio del 30% di indennità e gettoni a Giunta e consiglieri (probabilmente l’unico effetto che non riscuoterebbe preoccupazione nella cittadinanza).
 

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