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Piazza Kennedy, centri sociali in piazza: «Nelle Marche come in Grecia»

Ieri è stato il giorno per un doppio appuntamento. Il primo alle 16 davanti alla sede di Bankitalia per protestare contro le politiche economico-fiscali della Bce. Il secondo nella sede Anpi

Con il popolo greco, contro l’austerità e la Troika. L’esperienza politica ellenica ha riacceso una fiamma nelle fila delle sinistre europee, riconsegnando l’idea di una nuova possibilità politico-sociale. E anche nelle Marche, a pochi mesi dalle elezioni Regionali, qualcuno lancia il grido di battaglia: «Le Marche come la Grecia». Ieri è stato il giorno per un doppio appuntamento ad Ancona. Il primo alle 16 davanti alla sede di Bankitalia per protestare contro le politiche economico-fiscali della Bce. Il secondo in via Palestro, nella sede Anpi, per un incontro intitolato “Con Tsipras, contro l’austerità. In Europa, In Italia, nelle Marche. La Speranza greca”.

Alle 16:00 sono arrivati in piazza una 50ina di attivisti dei ceentri sociali per manifestare, in modo non violento e civile, contro l’”Europa delle banche”. Diverse rappresentanze dei centri sociali della provincia dorica si sono dati appuntamento in piazza Kennedy. «Siamo qui per un motivo semplice - ha detto Nicola Mancini dei centri sociali Marche - La Bce ha fatto un atto di terrorismo verso il popolo. Noi crediamo e vogliamo tornare ad una centralità delle vite umane. Per cui solidarietà alla Grecia e appoggio incondizionato al loro governo». Discorso condiviso anche da Emanuele Rossi che, per Cantiere Altre Marche, ha dichiarato: «Siamo qui per esprimere la nostra solidarietà al popolo greco in lotta contro l’austerità della Troika e della Bce. Crediamo che la vita sia al di sopra di ogni regola della finanza e di mercato». Il presidio si è svolto senza problemi, sotto gli occhi attenti delle forze dell’ordine che hanno presidiato ogni angolo della piazza. Presente anche il consigliere comunale Sel Francesco Rubini. Poi, alle 17:30, la sede Anpi ha accolto un fiume in piena di persone accorse per ascoltare  l’ospite principale dell’incontro: Argiris Panagopoulos, rappresentante Syriza, che ha raccontato l’esperienza greca, come modello per una sinistra nuova e decisiva, capace di sganciarsi dalla solite logiche delle alleanze di comodo per puntare il cuore dei problemi.

Eppure la Grecia di Tsipras sembra aver guardato oltre il colore politico per puntare alle soluzioni. Ma lei si immagina se una cosa de genere sia possibile in Italia? Tra gli organizzatori c’era anche coordinatore regionale di Sel Edoardo Mentrasti, che ha risposto: «Faccio 2 considerazioni. Primo, Syriza era a un soffio dalla maggioranza e quindi, quella dei conservatori, è un alleanza tra gigante e moscerino anche perché sostanzialmente il programma è quello di Syriza. Secondo. Questa è una forza espulsa dalla destra di Samaras proprio per questioni fondamentali come la Troika. E’ quindi una formazione che si  spostata a sinistra». 

Dunque la sinistra radicale delle Marche guarda alla Grecia e cerca nelle Marche un riscatto, guardando ad una nuova unione di tutte le sinistre, proprio come in Grecia. E il Pd. Non è forse di sinistra? «Il Pd non è più di sinistra, purtroppo dico io» ha concluso Mentrasti.

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