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RisorgiMarche a costi ridotti, Mangialardi (PD): «Scelta incomprensibile».

Il capogruppo del Partito Democratico ha contestato i tagli delle risorse destinati al popolare evento che in passato ha visto testimonial illustri come Neri Marcorè

ANCONA – «Colpo su colpo la giunta Acquaroli continua a mortificare la cultura e il comparto turistico della nostra regione. Non saremmo stati d’accordo, ma avremmo potuto comprendere, se l’intenzione di tale scempio fosse dettata dalla legittima volontà di cambiare modello. Ma qui, e questo va detto chiaramente, l’obiettivo è esclusivamente quello di smantellare e cancellare solo ciò che con tanta fatica si è costruito, senza proporre altra alternativa. In tal senso, il possibile taglio dei due terzi delle risorse destinate a RisorgiMarche ne sono l’ennesima eclatante dimostrazione». A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi.

«Si tratta di una decisione sbagliata e incomprensibile – afferma il capogruppo– perché RisorgiMarche ha rappresentato nel corso degli ultimi anni non solo un simbolo della rinascita dei territori colpiti dal sisma del 2016, ma un evento che ha permesso da un lato di tenere accesi i riflettori sul dramma del terremoto, grazie soprattutto all’impegno di un grande artista marchigiano come Neri Marcorè , e dall’altro di creare un volano di promozione turistica a beneficio delle popolazioni locali, grazie ai concerti gratuiti dei migliori interpreti del panorama della musica italiana che hanno saputo valorizzare le straordinarie bellezze naturali della nostra montagna. Come si possa solamente immaginare di affossare una rassegna simile è difficilmente spiegabile se non con il furore ideologico che anima l’agire di questa Amministrazione regionale e una visione miope incapace di andare oltre una politica culturale e turistica provinciale e di scarso respiro. Se queste sono le modalità di ricomporre la frattura tra costa e aree interne, cavallo di battaglia della maggioranza, direi che c’è davvero di che preoccuparsi. Di certo, come gruppo assembleare del Partito Democratico, non permetteremo che tutto ciò si consumi in silenzio, all’interno delle fredde e tristi stanze del presidente Acquaroli, che ha tenuto per sé la delega al turismo, e dell’assessore alla Cultura Giorgia Latini, la quale sembra non perdere occasione per ferire i territori che la hanno eletta».

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