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Mangialardi (Anci Marche): "La politica fiscale voluta dal governo è insostenibile"

Sindaci e cittadini ancora una volta ad una sola voce per denunciare il disagio nei confronti della politica fiscale voluta dal governo. La delegazione di Anci Marche guidata dal presidente Mangialardi ha preso parte a Roma all'ufficio di presidenza Anci

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Sindaci e cittadini ancora una volta ad una sola voce per denunciare il disagio nei confronti della politica fiscale voluta dal governo. La delegazione di Anci Marche guidata dal presidente Maurizio Mangialardi ha preso parte a Roma all'ufficio di presidenza dell'Anci nel quale ha condiviso con il presidente Piero Fassino la situazione di estremo disagio che si va profilando con l'aumento dell'imposizione fiscale a carico dei cittadini, e messo a punto congiuntamente una proposta alternativa a quella del governo.

"L'intenzione dell'esecutivo - dice Mangialardi - è di pretendere dai sindaci di agire sulle aliquote (fino all'otto per mille) per reperire le risorse da destinare alle detrazioni con la prospettiva di accrescere il disagio già riscontrato con la mini Imu per la quale avevamo chiesto lo slittamento del pagamento". I sindaci inoltre hanno denunciato - insiste Mangialardi - "la condotta approssimativa e confusa del governo rispetto alla questione Imu creando enormi difficoltà alle famiglie ed alle imprese oltre che alle stesse amministrazioni comunali."

Tra le proposte avanzate dall'Anci, quella della tassazione ulteriore a carico delle video lottery "il cui proliferare sta trasformando le nostre città in casinò diffusi creando danni sociali enormi", e quella di destinare ai comuni il gettito da Imu dei capannoni industriali e produttivi categoria D così da recuperare il miliardo e mezzo che verrebbe a mancare ai comuni per l'introduzione della Tasi. "Il direttivo dell'Anci ha poi confermato la sospensione della partecipazione alle sedi di concertazione (conferenze Unificata e Stato-città) in attesa di un incontro diretto con il governo in programma per mercoledì prossimo, "una decisione che come Anci Marche abbiamo appoggiato e caldeggiato anche tra gli altri colleghi - ha aggiunto il presidente Mangialardi - perchè è inaccettabile continuare a ritenere i Comuni come dei bancomat del Governo riducendo il ruolo dei Sindaci a quello di esattori di imposte che poi non possono amministrare nell'interesse della comunità locale."

Mangialardi ha anche anticipato la partecipazione all'assemblea straordinaria dei sindaci già calendarizzata per il prossimo 29 gennaio, i cui toni però dipenderanno proprio dall'incontro con il Governo "nel quale - conclude il presidente di Anci Marche - discuteremo del futuro delle tante norme che interessano i Comuni.

Se saremo ascoltati allora l'assemblea straordinaria sarà una eccezionale occasione di condivisione e di proposta. Diversamente allora non mi stupirei che l'iniziativa fosse ancora una volta un'occasione di protesta compatta e convinta."

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