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Intermodal, verso il Manifesto Adriatico: «Un successo la linea 93 a chiamata»

Il prossimo 30 e 31 marzo, tutti i partner nazionali e internazionale del progetto Intermodal si vedranno ad Ancona e Jesi per portare i risultati del proprio territorio e sottoscrivere l'eventuale prosecuzione

«Il risultato della sperimentazione del servizio a chiamata dell’autobus messo in atto sulla linea 93 ha portato ad una diminuzione dei chilometri percorsi dal mezzo pubblico con conseguente riduzione dell’emissione del CO2 del 30%, trasportando non solo lo stesso numero di persone, ma con una importante differenza: su 3 mesi di prova, in alcuni casi, ci sono stati picchi di carico di 100 persone». E’ quanto affermato oggi dal manager e responsabile del progetto Intermodal Andrea Giacomelli ed è una delle conclusioni che Conerobus porterà sul tavolo dei lavori il prossimo 30 e 31 marzo, quando si terrà il meeting finale tra Ancona e Jesi di tutti i partner nazionali e internazionali del programma Intermodal appunto. Un programma di studio partecipativo che ha visto coinvolti società per il trasporto di altre regioni italiane e anche dalla Grecia e Albania per avviare sperimentazioni che potessero dare riscontri verso un miglioramento del modello di trasporto del pubblico (cittadini e turisti), andando oltre il semplice utilizzo del mezzo privato e valorizzando le aree turistiche e di interesse artistico - culturale. 

Conerobus ha fatto il punto sul progetto in occasione di una conferenza stampa itinerante tenutasi venerdì mattina. A bordo di un autobus, il presidente  della Conerobus Muzio Papaveri ha illustrato come ormai si sia arrivati ad un momento decisivo sul modo in cui si ripensano i servizi di trasporto pubblico: «Siamo qui perché con il progetto Intermodal dobbiamo comunicare con i nostri utenti nel modo migliore, arrivando in mezzo alla città. Perché il 30 e 31 marzo ci saranno i tavoli tecnici con le firme dei documenti ufficiali di conclusione del progetto, ma i cittadini devono vedere il risultato, vedere nuove modalità di trasporto, tramite anche delle opere d’arte».

Infatti sono previste tante iniziative per quei giorni. Non solo la firma del “Manifesto Adriatico”: documento di intesa che sarà sottoscritto da tutti i partner che vorranno continuare nella progettazione sperimentale di un modello di trasporto pubblico intermodale e sostenibili. E’ anche prevista una mostra fotografica  sul tema del trasporto pubblico  realizzata dalla comunità degli Instagramers e allestita al capolinea di piazza Ugo Bassi. Infine anche la presentazione al pubblico di alcune opere di street art eseguita con la collaborazione di AnconaCrea. I murales sono in fase di esecuzione e sono realizzate da Hopnn in piazza Ugo Bassi e Yapwilli che colorerà il muro di via Giordano Bruno

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