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Legge di Bilancio, la Commissione approva l'emendamento post-terremoto

La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha approvato un emendamento, a prima firma dell’onorevole Piergiorgio Carrescia

La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha approvato un emendamento, a prima firma dell’onorevole Piergiorgio Carrescia, sottoscritto da numerosi parlamentari del Partito Democratico, che contiene diverse modifiche, integrazioni e semplificazioni alla normativa sugli interventi per la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto nel 2016 e 2017. Le più rilevanti integrazioni o modifiche introdotte riguardano in primis l’eliminazione per la ricostruzione privata dell’obbligo da parte di chi richiede i contributi di indicare fin dal momento della domanda l’impresa esecutrice dei lavori. Vi sarà ora la possibilità di individuare l’impresa soltanto dopo il completamento della fase istruttoria e prima dell’emissione del provvedimento di concessione del contributo.

Il secondo punto riguarda l’incremento delle risorse del fondo utilizzabile per l'assunzione da parte delle Regioni, delle Province o dei Comuni, con contratti a tempo determinato della durata massima di due anni, di personale con profilo professionale di tipo tecnico-ingegneristico per gli Uffici della Ricostruzione per accelerare i tempi di definizione dei procedimenti. Il terzo è l’utilizzo dei 35 milioni di euro previsti dall’art. 20 del decreto legge 189 del 2016  esclusivamente per l’erogazione di contributi in conto capitale e non in conto interessi a favore degli operatori economici che realizzano ovvero abbiano realizzato investimenti produttivi nei territori interessati dagli eventi sismici, con priorità per coloro i quali abbiano sofferto un pregiudizio in conseguenza degli eventi; sono inoltre comprese fra i beneficiari anche le imprese agricole che hanno fondi all’interno del c.d. “cratere” anche se la loro sede è al di fuori di esso. Quarto: l’utilizzazione dei 10 milioni di euro già stanziati per le imprese, per gli anni 2016 e 2017, per la concessione di finanziamenti agevolati fino a 30.000 euro a tasso zero a copertura degli investimenti. Quinto l’applicazione dell’agevolazione della “Zona Franca Urbana” per i soggetti localizzati nei Comuni colpiti dal sisma nell’ottobre 2016 facendo riferimento alla diminuzione di fatturato nel periodo 1° novembre 2016-28 febbraio 2017. Sono soprattutto i Comuni marchigiani quelli maggiormente interessati al provvedimento. Sesto, l’estensione ai titolari di imprese individuali o di imprese familiari dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi per l'assicurazione obbligatoria infortunistica, alle stesse condizioni già previste per le altre imprese. Settimo, la previsione che la proprietà delle strutture abitative di emergenza (S.A.E.) e delle aree in cui insistono possa essere trasferita definitivamente al patrimonio dei Comuni con appositi accordi con Regioni, Agenzia del Demanio e Dipartimento della Protezione Civile. Punto 8: l’estensione delle regole della ricostruzione pubblica alle chiese, agli edifici di culto di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti; queste regole operano anche per la ricostruzione e riparazione di archivi, musei e biblioteche ad eccezione di quelli di proprietà di enti ecclesiastici che sono, pertanto, soggetti alle regole della ricostruzione privata. Nove, la facoltà per il Commissario straordinario di stipulare convenzioni con Invitalia anche per attività istruttorie, per la ricostruzione pubblica e privata, al fine di accelerare i relativi procedimenti e con il Corpo della Guardia di Finanza e con quello dei Vigili del Fuoco per i controlli. Infine la possibilità per il Commissario di estendere, per  necessità connesse alla ricostruzione, la disciplina prevista per gli eventi sismici 2016-2017 anche agli immobili già danneggiati dai precedenti terremoti e che abbiano riportato danni ulteriori per effetto di quelli più recenti. E’ una importante e significativo intervento per finanziare, ad esempio, anche quegli immobili danneggiati dal terremoto Marche-Umbria del 1997 ma non finanziati che rischiavano di essere esclusi anche in questo nuovo evento. E’ previsto uno stanziamento complessivo di 3 milioni di euro.

«L’emendamento è stato approvato all’unanimità. Una condivisione – dichiara Carrescia - che ho molto apprezzato e che dimostra la grande attenzione che c’è stata nel raccogliere le richieste dei Sindaci, delle Associazioni di Categoria delle imprese, delle Organizzazioni sindacali e degli Ordini professionali. Ritengo che l’impianto legislativo sia sempre più completo; l’auspicio è che, anche nella fase attuativa, quella in cui si definiscono i procedimenti, si programmano e si realizzano gli interventi, vi sia una risposta adeguata ed in tempi più rapidi. Un ringraziamento particolare va infine alla Commissaria De Micheli per l’attenzione data all’emendamento ed al suo fattivo contributo per migliorarne il contenuto». 

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