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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Il mondo dei rifugiati spiegato ai ragazzi: laboratori didattici nelle scuole

"Dare accoglienza è importante - spiega il commissario straordinario della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande - ma altrettanto lo è costruire una cultura dell'accoglienza, della solidarietà e della legalità"

Dopo il progetto "Ancona Provincia d'Asilo" che ha permesso di accogliere 50 persone in 7 appartamenti  a Jesi e 3 a Chiaravalle, l'ente provinciale organizza laboratori didattici rivolti ai ragazzi delle scuole superiori di Ancona, Jesi e Arcevia, sul tema dei richiedenti asilo e rifugiati. Il progetto, finanziato dal fondo europeo per i rifugiati nell'ambito del progetto PARI, è realizzato in partenariato con i Comuni di Senigallia e Arcevia, la Ong "Gruppo Umana Solidarietà" di Macerata e il centro Frantz Fanon di Torino. I corsi, che hanno preso avvio il 20 febbraio all'Itis Marconi e all'Ipsia Pieralisi di Jesi, all'Itis Volterra di Ancona e alla scuola media di Arcevia, sono condotti dagli operatori del Gus.

"Dare accoglienza è importante - spiega il commissario straordinario della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande - ma altrettanto lo è costruire una cultura dell'accoglienza, della solidarietà e della legalità, capace di prevenire fenomeni di razzismo e xenofobia e vincere le sfide complesse imposte da una società sempre più multiculturale. Temi come l'immigrazione o, nel caso specifico quello dei rifugiati, non possono essere liquidati con atteggiamenti di chiusura o misure emergenziali: sono processi storici e, come tali, esigono di essere governati".

Partendo dalle esperienze quotidiane dei ragazzi stessi e dalle loro rappresentazioni si rifletterà sulla realtà di rifugiati soffermandosi sui motivi della partenza, sul viaggio, e sull'arrivo in Italia. Verranno approfondite risorse e problematiche del sistema di accoglienza oltre alle difficoltà di realizzare percorsi di integrazione socio-lavorativa efficaci e sostenibili. Di particolare interesse è anche la collaborazione dell'Anpi, grazie alla quale ai laboratori verrà data anche una prospettiva storica volta a mettere in luce i parallelismi con l'esperienza dei partigiani e con il movimento della Resistenza, considerato che, come i rifugiati di oggi, molti antifascisti furono costretti a fuggire dall'Italia per cercare protezione.

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