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Polemica sul Kum Festival, Marasca: «Qualità altissima e volano per la visibilità di Ancona»

«Per tre giorni, alcune delle menti più brillanti del panorama nazionale e internazionale sono state ad Ancona e hanno dibattuto della Risurrezione»

«Il successo del festival KUM! sta non solo (e non tanto) nel numero dei partecipanti, ma nella qualità degli interventi, nelle strutture ricettive piene, nella presenza del festival, della Mole e di Ancona su tutte le grandi testate giornalistiche nazionali nel corso dell'ultimo mese, nella RAI nazionale che ha registrato decine di interviste all'interno della Mole e ha iniziato a diffonderle, nell'entusiasmo di tanti visitatori e nella voglia di impegnarsi all'interno del festival di docenti e studenti delle nostre scuole. Il successo del festival sta, anche, in una proposta di servizio al pubblico sociale, con la gestione del bar e della ristorazione alla cooperativa Lavoriamo insieme e all'Istituto alberghiero di Loreto, che hanno costituito un valore aggiunto coinvolgendo gli allievi con disabilità e svantaggio sociale, una cosa che vale dieci volte più di qualsiasi proclama. Una proposta di lavoro nuovo, sociale, sulla quale scommettiamo molto». A parlare è Paolo Marasca, Assessore alla cultura del Comune di Ancona. 

«Per tre giorni, alcune delle menti più brillanti del panorama nazionale e internazionale sono state ad Ancona e hanno dibattuto della Risurrezione, in senso spirituale, sociale, psicologico, antropologico, professionale, intellettuale, scientifico. Ancona ha confermato di avere lo spessore culturale di un grande capoluogo di Regione, grazie anche alla Mole Vanvitelliana, che affiancava al festival la mostra di Sebastiao Salgado e ha dimostrato ancora una volta di poter essere il cuore pulsante delle Marche, sul piano del dibattito attorno ai grandi temi del contemporaneo. Ancona è una città che vanta una grandissima qualità culturale, ma alla quale mancavano momenti di chiara caratura nazionale per emergere definitivamente, e riuscire a mostrare tutta la sua qualità al resto del Paese. Ora, ha questi momenti. Ma è solo l'inizio: il festival KUM! è destinato a crescere, a proseguire il suo radicamento nel territorio attraverso le istituzioni socio-sanitarie, le scuole, le associazioni, ad attirare sempre più persone da tutta Italia e dall'estero, come già avvenuto per questa edizione. La forza del festival sta proprio nella direzione che Massimo Recalcati ha voluto indicare: relatori coinvolti intellettualmente ed emotivamente, molti dei quali giovani, poche concessioni alla "cassetta", qualità altissima garantita dalla sua direzione scientifica, lavoro continuo durante l'anno per approfondire i temi che si trattano poi nei tre giorni del festival. E' un festival differente, che genera processi e desiderio, che fa accadere le cose, e non le ripete solamente. L'amministrazione comunale, e in primis gli assessori direttamente coinvolti, ringraziano quanti hanno lavorato al festival, dal servizio cultura, turismo e politiche giovanili del Comune e dalla Regione Marche alle giovanissime volontarie, studentesse delle nostre scuole superiori, a tutte le altre decine di persone implicate: docenti, professionisti, partner tecnici ed economici, autisti, tecnici audio-video, personale... Siamo convinti che KUM! testimoni il valore socio-culturale del capoluogo marchigiano e stia per diventare, ancora di più, uno straordinario volano per la visibilità e l'economia della città, in chiave nazionale e internazionale. Così come siamo felici che sia chiaro a tutti, ormai, che La Mole è un sistema culturale di eccelsa qualità, che si posiziona tra i più interessanti d'Italia. L'asticella alta è la regola per crescere, in questo caso. Il direttore scientifico Massimo Recalcati e il Coordinatore Federico Leoni sono già al lavoro per le due prossime edizioni».

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