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"Italia Sovrana e Popolare" schiera Marco Rizzo e Fabio Pasquinelli nelle Marche

La lista al Senato  sarà guidata dall’avvocato Fabio Pasquinelli già a capo  della coalizione comunista che si presentò alle ultime elezioni regionali

ANCONA - «Stiamo raccogliendo le firme in tutta la penisola, con un grandissimo sforzo di militanza. Sono sicuro che saremo della partita,  noi  siamo abituati a stare in piazza, in mezzo alla gente, altri fanno accordi  a Roma per elemosinare  seggi blindati, spero si vergognino un po’». Lo afferma Marco Rizzo, leader del Partito Comunista e  candidato  come capolista alla Camera,   nelle Marche, per la lista  Italia Sovrana e Popolare una coalizione composta da 15 forze dell’antagonismo sociale e politico nazionale e rappresenta «il  fronte del dissenso contro le politiche liberiste e antisociali  del governo Draghi che sono state appoggiate da destra a sinistra, senza distinzioni» .

La lista al Senato  sarà guidata dall’avvocato Fabio Pasquinelli già a capo  della coalizione comunista che si presentò alle ultime elezioni regionali. «Siamo preoccupati- spiega Rizzo- per l’esplosione di una vera e propria emergenza sociale che nel prossimo autunno colpirà lavoratori, artigiani, piccole imprese.  Il prezzo delle sanzioni economiche e la costante ed ininterrotta  spesa per gli armamenti gravano sulla condizione dei lavoratori italiani, i quali, a fronte di un forte aumento del costo della vita in tutta la zona Euro, hanno visto il loro reddito pro capite diminuire drasticamente. Questa condizione sociale, già estremamente compromessa dalle politiche economiche imposte dall’UE, a causa delle sanzioni e delle tensioni internazionali, sta precipitando: negli ultimi mesi il costo delle materie prime, delle risorse energetiche e dei beni alimentari ha segnato un aumento complessivo dell’inflazione, che rischia di triplicare il costo della vita per i lavoratori e le loro famiglie, riducendoli in uno stato di povertà assoluta e soggezione totale. l’Italia  deve riconquistare la propria autonomia rifiutando i diktat che maturano in seno all’UE e alla NATO e che la condizionano pesantemente.  Noi siamo per riportare in mano pubblica  gli asset strategici e i monopoli naturali e i servizi fondamentali che sono stati selvaggiamente privatizzati in questi decenni, siamo per garantire il diritto al lavoro e ad un reddito adeguato,  contro le crisi industriali pilotate dai governi  per soddisfare il grande capitale internazionale a scapito dei lavoratori licenziati. Inoltre ci opponiamo allo smantellamento della sanità pubblica e siamo per il  diritto ai servizi sanitari territoriali ed alle cure domiciliari e ribadiamo il nostro  no all'obbligo vaccinale ed all'infamia del greenpass, che ha violato i diritti fondamentali dei cittadini ed escluso tanti lavoratori dal diritto al lavoro ed al reddito.  Italia Sovrana e Popolare è  l’unico fronte che sta federando una concreta alleanza sociale  in grado di contrapporre il governo di chi lavora contro l’oligarchia degli  speculatori la cui ultima versione draghiana,  fino a pochi giorni fa,  era sostenuta di fatto  da tutte le forze politiche  oggi in Parlamento.  Loro,  che ora fingono di litigare, si stanno accordando per restare a Palazzo. Noi esistiamo per ricordargli  che l’unico sovrano, per la Costituzione, è il popolo». 

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