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Politiche per la casa: 100 milioni di euro per 1000 alloggi

Tra bandi e nuovi alloggi, sono molti gli interventi che il Comune si impegna a fare da qui ai prossimi anni per rispondere all'aumento delle richieste di sostegno pubblico per l'accesso alla casa

Dal Comune di Ancona, sono in arrivo numerose novità in materia di politiche per la casa. Tra gli interventi di edilizia residenziale pubblica realizzati, quelli in corso d'opera, quelli programmati e da programmare, il Comune ha avviato azioni per circa 100milioni di euro per circa 1000 alloggi.

«Il bisogno casa è organico, basta con le iniziative spot. La strategia d'intervento tiene conto di tre elementi fondamentali: analisi dei problemi, individuazione di risposte concerete e fattibilità dei progetti» afferma il sindaco Valeria Mancinelli.
La crisi economica degli ultimi anni ha modificato profondamente la domanda e ha provocato l'incremento delle richieste di un sostegno pubblico per l'accesso alla casa. Dal 2003 ad oggi sono stati depositati in Comune circa 10.548 contratti privati a canone concordato e quindi di importo più contenuto di circa il 20% rispetto a quello libero mercato. Circa 1.130 erano le domande per accedere alla graduatoria per le case popolari presentate all’ultimo bando del gennaio 2011. Le novità riguardano il regolamento per l'assegnazione degli alloggi ERP con graduatoria aperta, il bando per contributo d'affitto fino alla prossima approvazione del piano di alienazione alloggi ERP per la vendita del 35% - 40%  del patrimonio del Comune.

Ad illustrare il piano di interventi,  l'assessore alla Casa Maurizio Urbinati. «Ad Ancona ci sono quasi 3000 alloggi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata di cui, 1498 di proprietà dell'Erap Marche e 1471 di proprietà del Comune- dice Urbinati-. E’ stato approvato il nuovo regolamento per l'assegnazione alloggi ERP, il bando sarò entro  marzo 2014. Ci sono poi il Bando per sfrattati per morosità incolpevole, il Bando per sfrattati per finita locazione e il Bando per contributo all'affitto».

Il Fondo regionale è di € 1.250.000,00 da ripartire tra i comuni, il fondo del Comune di Ancona è di €  30.250,00. Sono già state presentate oltre 500 domande; il contributo massimo erogabile sarà di € 800,00. Sarà inoltre approvato prossimamente, il piano di alienazione alloggi ERP per la vendita del 35% - 40%  del patrimonio del Comune. In questo modo si reperiranno risorse pari a circa 35/40 milioni di euro per recuperare o realizzare 400/450 alloggi di ERP.

Per quanto riguarda gli interventi, sono stati ristrutturati recentemente tre edifici in via Flaminia recuperando 24 alloggi di proprietà comunale, gli ultimi 14 saranno pronti nei  prossimi mesi. Inoltre, è in corso la realizzazione di otto palazzine per 56 appartamenti a Collemarino. E’ stato completamente riqualificato il complesso edilizio di via Ascoli Piceno costituito da 11 palazzine con 54 alloggi dei quali 20 di ERP.  Sono stati avviati i lavori, di 40 alloggi di ERP sovvenzionata e di 12 alloggi di ERP agevolata in via Mingazzini.

E’ stato poi redatto il progetto di riqualificazione dell’area di piazza Aldo Moro che prevede la realizzazione di 114 alloggi di ERP sovvenzionata e di 30 alloggi di ERP agevolata. Prevista anche  la costruzione di un edificio con 33 alloggi in via Petrarca.
A questi si aggiungono gli interventi programmati nel protocollo d’intesa sottoscritto dall’ERAP e dal Comune di Ancona che, con un impegno finanziario di € 9.800.000, prevede la riqualificazione dei 219 alloggi di via Maestri del Lavoro, dei 51 alloggi  ubicati in via Marchetti e in via Pergolesi, oltre alla riqualificazione dell’intero quartiere, al recupero di alcuni edifici vuoti per realizzare alloggi di ERP e all’attuazione del piano di recupero urbano di Borgo Pio agli Archi, con la realizzazione di circa 30 alloggi, nonché la riqualificazione delle cantine di via Circonvallazione.

«Per le politiche e le buone pratiche dei prossimi anni, a seguito di un analogo bando regionale, abbiamo pensato a un bando per autocostruzione con messa a disposizione di edifici dismessi, come le ex scuole, o aree di  proprietà comunale. Inoltre attiveremo degli interventi di social housing, cohousing e borgo assistito con il concorso della Cassa Depositi e Prestiti, delle Fondazioni Bancarie, delle imprese e del comune» conclude Urbinati.

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