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Lo smaltimento dell'organico in zona Interporto, il Comune va a Trento a "studiare"

Durante la visita, la nutrita delegazione potrà capire come funziona l’impianto, l’impatto che ha sotto il profilo ambientale, compresi gli odori

Richiesto dal Comune di Jesi e organizzato dall’Ata - l’Assemblea territoriale d’ambito dei rifiuti - è stato organizzato per venerdì prossimo un pullman che partirà alla volta di Trento per prendere visione dell’impianto di trattamento della parte organica dei rifiuti realizzato in quella città. L’impianto, che opera in assenza di ossigeno e produce biometano, è infatti del tutto simile a quello che si intende realizzare per la provincia di Ancona e la cui migliore localizzazione, secondo la soluzione prospettata dai tecnici dell’Ata, sarebbe quella vicino all’interporto, appunto in territorio di Jesi.

Sul pullman saliranno il sindaco Massimo Bacci, l’assessore all’ambiente Cinzia Napolitano, il presidente del Consiglio comunale Daniele Massaccesi, il presidente della Commissione consiliare competente Nicola Filonzi, un rappresentante per ogni gruppo consiliare di maggioranza ed opposizione, i rappresentanti dei Comuni di Monsano e Chiaravalle, tecnici dell’Ata e di JesiServizi, oltre a diversi cittadini di Coppetella, la località in cui si trova l’area individuata come possibile sede dell’impianto di trattamento dei rifiuti organici.

Durante la visita, la nutrita delegazione potrà capire come funziona l’impianto, l’impatto che ha sotto il profilo ambientale, compresi gli odori, trovando a disposizione i tecnici di Trento che forniranno risposte ad ogni domanda. L’iniziativa rientra nell’ambito degli impegni che si è assunta l’Amministrazione comunale di Jesi la quale - una volta appreso della proposta della zona dell’interporto per la sede dell’impianto - ha anticipato che si sarebbe riservata di effettuare tutti gli opportuni approfondimenti in ordine alla fattibilità della soluzione ipotizzata.

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