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L'Imu sui terreni agricoli in zona montana dovrebbe slittare al 2015. Mangialardi (Anci Marche): “Premiata la nostra pressione”

"L'Anci Marche terrà altissima la guardia sulla questione - dice il presidente Mangialardi - e vigilerà che il Governo faccia davvero un opportuno passo indietro"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

La presa di posizione forte di Anci Marche nelle ultime ore sull'ipotesi di divulgazione del Decreto interministeriale inerente l'IMU sui terreni agricoli in zona montana che imporrebbe il pagamento dai contribuenti interessati, per l'intero esercizio 2014, in un'unica soluzione entro il 16 dicembre, dovrebbe slittare al 2015. Queste sono le notizie che, se non tranquillizzano del tutto, però almeno rasserenano un po' gli animi.
"L'Anci Marche terrà altissima la guardia sulla questione - dice il presidente Mangialardi - e vigilerà che il Governo faccia davvero un opportuno passo indietro - perché tale provvedimento creerebbe gravi criticità alle associazioni di categoria ed ai Comuni interessati che già si trovano in enormi difficoltà a far quadrare i conti."
"La scelta dell'altimetria del centro abitato quale unico criterio di distinzione - insiste Mangialardi - penalizzerebbe gravemente i territori montani di molti Comuni caratterizzati da rilevanti dislivelli. Tutto ciò provocherebbe effetti che potrebbero risultare insostenibili, sia nei confronti di possessori di terreni mai inclusi finora nell'imposta immobiliare, sia sui bilanci dei Comuni. Come se non bastasse, i Comuni soggetti al Patto di stabilita' sarebbero ulteriormente danneggiati dal rischio di non poter considerare a bilancio gli introiti derivanti dal pagamento dell'Imu 'per competenza', in quanto obbligati a verificarne l'effettivo incasso.
I comuni nelle Marche interessati dalla questione, che hanno altitudine sul livello del mare entro 280 metri sono 104 dei 236 municipi marchigiani. Quelli da 281 a 600 metri sono 108 comuni: per questa categoria sono esclusi dal pagamento i proprietari coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli iscritti alla cassa agricola. I comuni sopra i 600 metri che hanno l'esclusione totale sono 24.
"Aspettiamo una comunicazione ufficiale da parte del Governo che quanto meno stabilisca la proroga, poi ragioneremo su come agire per ottenere il completo annullamento di un provvedimento iniquo" - ha concluso il presidente di Anci Marche.

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