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Marche, 1,5 milioni per il diritto allo studio: per il Gulliver solo spiccioli

Gli ERSU marchigiani sono stati costretti a ridurre drasticamente i servizi e le integrazioni a disposizione dei vincitori di borsa

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

“Con un milione e mezzo il diritto è salvo”, titola così l’articolo pubblicato oggi sul Corriere Adriatico, secondo il quale grazie a questo possibile stanziamento da parte della Regione Marche nel prossimo assestamento di bilancio gli studenti dei quattro Atenei marchigiani potranno finalmente dormire sonni tranquilli. Noi non la pensiamo così, crediamo che con questo finanziamento non si andranno a risolvere tutte le criticità che attanagliano il sistema del Diritto allo Studio in questa regione. Partendo dai possibili idonei non beneficiari che quasi sicuramente le graduatorie definitive confermeranno in quel di Urbino, fino ad arrivare ad un ingente numero di studenti esodati, ossia coloro che fino all’anno scorso rientravano nei parametri di attribuzione di borsa di studio ma che, in seguito alla normativa sugli indicatori ISEE e ISPE, da quest'anno sono risultati esclusi da qualsiasi tipo di beneficio, pur non vedendosi modificata la reale condizione economica. Gli ERSU marchigiani, viste le gravi difficoltà economiche, sono stati costretti a ridurre drasticamente i servizi e le integrazioni a disposizione dei vincitori di borsa; è il caso dell’Ente anconetano che per quest'anno non potrà elargire il contributo affitto a nessun richiedente e che si è trovato costretto a dover annullare l’integrazione per il trasporto agevolato urbano ed extraurbano.

In tutto ciò non risulta ancora chiuso il capitolo riguardante le borse di studio dello scorso anno accademico: tutti i borsisti dell’ateneo dorico sono ancora in attesa del 70% della seconda rata della borsa, mentre quelli dell’ateneo di Urbino ancora attendono una parte o la totalità della quota contante. Questa somma andrebbe solo a coprire parzialmente i 2 milioni del finanziamento regionale che l‘anno scorso la Regione ha tagliato, in seguito all’iniziale stanziamento di 3 milioni di euro, successivamente azzerati ed infine stabilizzato con un solo milione. Ci ritroviamo a dover ribadire quanto già espresso in un documento presentato dalla Lista Gulliver nel Consiglio Studentesco dell’UNIVPM, cioè la necessità di un investimento da parte della Regione sul Diritto allo Studio e sull’Università, garantendo innanzitutto la reale accessibilità agli studi universitari, prevedendo fondi sufficienti per sanare le situazioni di debito verso gli studenti, per assegnare a tutti gli idonei la borsa di studio e per garantire tutti i servizi che questa prevede, cercando di estenderli a una più vasta porzione di popolazione studentesca. Tutto questo per far si che l’istruzione universitaria torni ad essere il vero motore di crescita personale e collettiva all’interno della nostra regione.

Parallelamente a tutto questo la Regione dovrebbe farsi carico di sollecitare il più possibile il Ministero affinchè venga elargita la quota mancante del Fondo Integrativo Statale, senza il quale tutte queste situazioni difficilmente troveranno una soluzione. I tempi stringono, gli studenti sono al limite delle loro possibilità e già se ne contanto tanti che hanno rinunciato ad intraprendere un percorso universitario perchè sono rimasti esclusi dai benefici della borsa di studio. E’ già passata una settimana da quando il Consiglio Studentesco di Ancona ha chiesto un incontro al Presidente Ceriscioli e all'assessore Bravi, ma ancora non risulta pervenuta alcuna risposta; la Regione deve intervenire in modo serio e prendersi le proprie responsabilità di fronte agli studenti.

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