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Crisi Ucraina, Ancona si muove: «Accoglienza e sostegno per chi subisce questa guerra»

I consiglieri Urbisaglia, Rubini, Eliantonio e Quacquarini hanno espresso la propria idea su ciò che le istituzioni locali potrebbero fare in questa fase

La crisi Ucraina, con il conflitto scoppiato inesorabilmente in questi giorni, sta coinvolgendo logicamente tutto il mondo non limitandosi, come ovvio che sia, ad un mero discorso tra Ucraina e Russia. La macchina della solidarietà si è già messa in moto dappertutto ed anche ad Ancona, ascoltando il pensiero di quattro consiglieri comunali, va seguita la strada dell’accoglienza e del sostegno per chi scappa dagli infausti effetti di una guerra che in pochi potevano prevedere:

«Solidarietà incondizionata e totale per l’invasione che il popolo ucraino sta subendo – ha esordito Diego Urbisaglia (Verdi) – So che a Vallemiano la Caritas si è già messa in moto iniziando una raccolta ufficiale. Ci sono enti e soggetti specializzati in questo tipo di emergenza che si sono già attivati in tal senso. Se si dovrà fare qualcosa credo che nessuno si tirerà indietro». Si rivolge all’amministrazione Francesco Rubini (Altra Idea di Città): «Ritengo importante che il Comune, tramite le sue strutture, si metta a disposizione per supportare l’accoglienza e il sostegno dei profughi in fuga dalla guerra. Penso poi che lo stesso Comune possa essere un importante facilitatore per quanto riguarda ogni iniziativa di solidarietà e sensibilizzazione evitando ogni qualsiasi strumentalizzazione».

Non manca il pensiero di Angelo Eliantonio (Fratelli d’Italia) che diversifica la sua idea: «La crisi Ucraina di queste ore rappresenta uno degli eventi più drammatici della storia recente dell'Europa indipendentemente da ogni genere di posizione e da ogni punto di vista. Per questo motivo è doveroso che la politica Italiana predisponga una linea politica e economica finalizzata a preservare gli interessi nazionali dagli inevitabili riflessi economici che comporterà la guerra russo-ucraina. Allo stesso tempo sarà necessario intervenire in termini di cooperazione internazionale per scongiurare la prevedibile catastrofe umanitaria ai danni della popolazione civile ucraina, per la quale a occorre garantire tempestivamente lo stato di rifugiati ai cittadini che ne facciano richiesta. Tutto ciò che è nella disponibilità dell'amministrazione comunale per accogliere chi scappa davvero da una guerra deve essere messo in campo. La nostra posizione coerentemente è questa da sempre, frontiere aperte per chi fugge da una guerra vera, frontiere chiuse per i migranti illegali economici e finti profughi».

Gianluca Quacquarini (Articolo Uno – Gruppo Misto), a sua volta, indica quella che per lui è la via da seguire: Qualcosa di concreto va fatto. Raccolta materiale, ospitalità il tutto magari con il patrocinio del Comune. A tal proposito avevo anche chiesto al capogruppo del PD se si potesse prevedere in consiglio una mezzora per votare un ordine del giorno riguardante proprio il tema guerra e sono ancora in attesa di risposta».

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