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Verso il cambio di Governo, le Marche chiamano M5S e Lega alla responsabilità sul terremoto

«Oltre 10 miliardi nell’ultimo triennio dal governo per investimenti e terremoto, alta l’attenzione sui trasferimenti dalla prossima legislatura. Necessario senso responsabilità» ha detto Ceriscioli

Verso la formazione di un governo Di Maio-Salvini. Con il ruolo nazionale iniziano le responsabilità per Lega e Cinque Stelle e finisce dunque la stagione dei liberi battitori. Il governo su scala locale è frutto delle scelte regionali ma le risorse e le regole sono in gran parte nazionali, per cui chi assume il ruolo di governo  c'è la responsabilità di queste scelte: oneri e onori. E' questo il senso di quanto affermato dalla Regione Marche di Ceriscioli che, da un lato precisa come, di fronte ad un governo gialloverde, molto cambierà e, dall'altra, rivendica quanto fatto fino ad oggi a favore della aree del terremoto

"Dal 2015 al 2017 a favore della regione Marche sono state acquisite risorse vincolate per 10 miliardi e 136 milioni di euro, in media 3 miliardi e 318 milioni ogni anno, considerando i trasferimenti iscritti nel bilancio regionale e il totale contabilità sisma 2016 - dichiara il presidente Luca Ceriscioli - Parliamo di temi di fondamentale importanza: per la sanità sono stati stanziati mediamente ogni anno 2 miliardi 822milioni che hanno consentito di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini. Finanziamenti che sono diventati investimenti in personale e tecnologie che hanno migliorato la qualità dei servizi in termini di appropriatezza.  Per il sisma che  coinvolge un terzo del territorio regionale, sia in termini di emergenza che di ricostruzione, lo Stato al 31 dicembre 2017 ci ha trasferito 590 milioni. Per il trasporto pubblico locale, treni regionali, autobus, trasporti urbani ed extraurbani 108 milioni annuali. Ogni anno 80 sono i milioni per i cofinanziamenti dei fondi europei che sostengono lo sviluppo e il rilancio dei territori e sono uno strumento fondamentale di investimento e crescita 28 milioni per le politiche di sostegno al lavoro e alla formazione. È di pochi giorni fa la notizia che 350 dipendenti dei centri per l'impiego  sono diventati personale  della Regione. E ancora: ogni anno per l'edilizia oltre 26, per le attività produttive 2 milioni e mezzo, oltre sei milioni per ambiente e protezione civile, 8 milioni e mezzo per le aree sottoutilizzate, 18 milioni di assegnazioni statali per mutui, infine oltre un milione per altre tipologie di ambiti. Alla luce di questi dati l’amministrazione regionale terrà alta l’attenzione sui finanziamenti statali che riguardano settori di grande importanza e sarà nostro impegno richiamare forze politiche governo alla responsabilità con l'obiettivo di incrementare queste risorse. E pensiamo con questo di aver fatto cosa utile anche per i neo parlamentari per renderli il più possibile consapevoli delle necessità delle comunità dei loro territori». 

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