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Governo Draghi, 3 ministri della Lega: «Ecco perché lavoreranno anche per le Marche»

Marchetti ha ricordato come le Marche leghiste non solo esprimano quattro parlamentari della nuova maggioranza, ma siano anche una delle quattordici regioni amministrate dal Carroccio

La Lega nel governo Draghi è pronta a rimboccarsi le maniche per imprese, turismo e disabili delle Marche. In squadra tre persone brillanti, con solida esperienza professionale, politica e di governo come Massimo Garavaglia al Turismo, Erika Stefani alla Disabilità e Giancarlo Giorgetti, Ministro allo Sviluppo Economico e Vice Segretario federale della Lega che, come Matteo Salvini, da tempo ha mostrato sincera e attiva vicinanza alle problematiche delle Marche. Meno di quattro mesi fa era a Camerino e Castelraimondo per parlare di ricostruzione edilizia ed economica con decine di sindaci delle aree terremotate e rappresentanti delle associazioni di categoria della regione.

«Quando è stato chiaro che il voto non sarebbe mai stata un’alternativa - ha spiegato il Commissario della Lega Marche, Onorevole Riccardo Augusto Marchetti - abbiamo scelto di metterci la faccia e sporcarci le mani per il bene degli italiani, prestando al governo tre delle nostre migliori risorse, in uno dei momenti storici più complessi della storia del nostro Paese. Non è tempo di restare a guardare e criticare: gli italiani vogliono concretezza, non sterili polemiche politiche. Siamo il primo partito d’Italia - ha sottolineato Marchetti - siamo un punto di riferimento, da Nord a Sud, per le categorie produttive e per le famiglie, e ora che siamo al governo potremo fare qualcosa di concreto per gli italiani».

Marchetti ha ricordato come le Marche leghiste non solo esprimano quattro parlamentari della nuova maggioranza, ma siano anche una delle quattordici regioni amministrate dal Carroccio. Ci sono undici marchigiani tra i 250 consiglieri e assessori regionali della Lega in Italia e sono centinaia i marchigiani tra i sindaci e i consiglieri comunali. «La Lega ha dimostrato ancora una volta di saper fare squadra con il territorio andando oltre le convenienze di partito – ha aggiunto il commissario Marchetti -  I marchigiani sono persone straordinarie e concrete, e meritano il coraggio mostrato dalla Lega, che ha voluto andare oltre ogni incomprensione e divergenza politica, anteponendo agli interessi di partito il bene dell’Italia. Una scelta difficile, ma necessaria quella fatta da Matteo Salvini - ha rimarcato il Commissario della Lega Marche - il nostro Segretario ha scelto di accantonare gli egoismi per stare in un governo di grande coalizione e poter incidere concretamente sull’emergenza sociale, sanitaria ed economica e sulla gestione degli oltre 200 miliardi del recovery plan. Questi soldi, che impegnano anche le future generazioni, vanno investiti bene, non certo da gente che ha come priorità i gazebo con la primula e butta miliardi in monopattini, banchi a rotelle e altre amenità. Non si tratta certo di un’alleanza elettorale, - ha concluso Marchetti - la Lega non perderà la sua anima, né tradirà mai il mandato conferito dagli elettori, anzi, è proprio in nome della loro fiducia che abbiamo voluto esserci, nonostante tutto, per contribuire con la nostra determinazione e concretezza alla rinascita del Paese».

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