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Fondi Pnrr per il porto di Ancona, Acquaroli: «Si allarga il gap con le altre authority»

Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, alla vigilia della conferenza stampa che sancirà l'insediamento del nuovo commissario dell'Authority di Ancona Giovanni Pettorino, torna sulla ripartizione del fondi del Pnrr per i porti italiani

«Ci rammarica vedere l'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale con 20 milioni di euro di finanziamento mentre i nostri competitor nell'Adriatico hanno ottenuto risorse ben più ingenti. Questo rischia di far allargare un gap che già si stava allargando in questi anni». Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, alla vigilia della conferenza stampa che sancirà l'insediamento del nuovo commissario dell'Authority di Ancona Giovanni Pettorino, torna sulla ripartizione del fondi del Pnrr per i porti italiani. «Non solo non avremo la capacità di rafforzare il porto di Ancona e l'Adsp del mare Adriatico centrale investendo sulle infrastrutture- premette Acquaroli-. Ma a fronte di questa carenza vedremo i nostri diretti competitor rafforzarsi grazie a importanti finanziamenti. Pettorino è una figura importante ma noi cercavamo una figura diversa. Un presidente e non un commissario che ha poteri limitati, una figura con cui condividere un progetto che ci faccia superare questo momento di impasse che va avanti da molti mesi».

L'ex presidente Rodolfo Giampieri, scrive la Dire, ieri ha inviato una lettera al governatore con cui ha risposto alle accuse mosse nei suoi confronti. L'attuale presidente di Assoporti ha ricordato che nei mesi scorsi l'Authority ha inviato schede progettuali a palazzo Raffaello per un valore di 358 milioni di euro e che queste sono state a loro volta inviate al ministero delle Infrastutture dalla stessa Regione che, a detta di Giampieri, avrebbe dovuto attivarsi con il Mit per far sì che i progetti ottenessero i finanziamenti necessari. «Faccio difficoltà a rispondere a quella lettera- replica Acquaroli-. In primis perché il 19 febbraio io e Giampieri ci siamo visti e non abbiamo accennato a questa vicenda, in secondo luogo perché la settimana successiva al 19 febbraio abbiamo convocato un tavolo con porto-interporto-aeroporto per parlare di un protocollo d'intesa ma non è emersa questa vicenda ed infine perché noi abbiamo inviato le schede al ministero, sia con Conte che con Draghi, tramite Pec, ma ci hanno risposto che non era compito della Regione e che loro avrebbero parlato con l'Authority a cui avevano sollecitato l'invio dei progetti ma che ancora questi non erano arrivati».

Poi la stoccata a Giampieri. «Capisco la difficoltà di Giampieri a dover giustificare i 20 milioni a fronte dei 150/60 milioni presi da altri porti- conclude Acquaroli-. Non risulta neppure la richiesta di un incontro ufficiale da parte dell'Authority. Magari è sfuggito alla segreteria ma siccome porto e sede della Regione distano meno di un chilometro se c'è un'urgenza così importante credo che, al di là della lettera arrivata o non arrivata, ci si incontra nel rispetto degli incarichi ricevuti».

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