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Fibromialgia, approvata la legge sulle linee-guida: «Ora risorse servono le risorse»

Così il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi commenta l’approvazione della proposta di legge riguardante le disposizioni in favore dei soggetti affetti da fibromialgia

«Abbiamo votato a favore della legge sulla fibromialgia e la sensibilità chimica multipla, nella consapevolezza che il buon testo approvato nel 2017 dalla precedente Amministrazione, seppur riconosciuto unanimemente come uno strumento innovativo, tanto da costituire la base del decreto legge 299 attualmente in discussione al Senato, dopo cinque anni di sperimentazione necessitava di una manutenzione in grado di aumentarne l’efficacia, come suggeritoci anche dalla associazioni e dai medici che hanno avuto modo di confrontarcisi. In particolare abbiamo condiviso lo sdoppiamento dei registri regionali delle persone affette da fibromialgia e da sensibilità chimica multipla, la costituzione del Comitato tecnico scientifico per la predisposizione di linee guida circa il percorso diagnostico-terapeutico multidisciplinare e la presa in carico dei soggetti afflitti dalle due patologie, nonché l’avvio di un progetto sperimentale sui costi relativi alle spese di cura. Tuttavia, nonostante siano state accolte alcune delle proposte migliorative da noi presentate, restiamo fortemente perplessi sull’assenza di risorse economiche certe e adeguate a raggiungere gli scopi che la medesima legge si prefissa. Di sicuro è stato un errore bocciare l’ordine del giorno del Partito Democratico che prevedeva uno stanziamento di 200 mila euro. Il rischio, infatti, è che come già avvenuto con le leggi riguardanti le cure palliative, il sostegno psicologico nelle scuole e la salute mentale, anche questa nuova norma si trasformi in una ennesima bandierina priva di utilità».

Così il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi commenta l’approvazione della proposta di legge riguardante le disposizioni in favore dei soggetti affetti da fibromialgia e da sensibilità chimica multipla. «Nei prossimi mesi – spiega Mangialardi - continueremo a monitore gli effetti della legge così come modificata. Passi in avanti sono stati fatti, ma molto resta ancora da fare, soprattutto per arrivare a una legge nazionale in materia, che uniformi tutte le procedure ed equipari tutte le prestazioni sanitarie ai soggetti affetti da queste patologie».

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