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Politica Falconara Marittima

Falconara, bilancio di sacrifici e tagli ma senza aumentare le tasse

Il Preventivo 2015 al vaglio della commissione Bilancio in vista dell'approdo nel consiglio comunale di lunedì. L'assessore Mondaini: "Tagli del Governo per quasi 1 milione, la manovra più difficile dal 2008"

Scongiurati gli aumenti di Tasi, Imu e Tari ma tagli consistenti nelle spese per Falconara, il cui consiglio comunale si appresta, lunedì in consiglio comunale, ad approvare il bilancio di previsione 2015. Quello che l'assessore Raimondo Mondaini, ieri pomeriggio di fronte ai consiglieri della Commissione Finanze, ha descritto come "il più difficile dopo quello 2008 (il primo dell'era Brandoni con la città sull'orlo del dissesto finanziario, ndr) a causa di una serie di concomitanze che vanno dalla riduzione di risorse statali alla chiusura di alcuni contenziosi".

Alla Finanziaria 2015, che ha tagliato a Falconara circa 700mila euro di trasferimenti vanno aggiunti 268mila euro di tagli tra spending review e bonus degli 80 euro. A questi vanno aggiunte minori entrate per 300mila euro dei dividendi di Prometeo ("un effetto immediato della fusione con Estra" ha spiegato Mondaini) e la chiusura di due contenziosi con le relative rateizzazioni di pagamento. Il Comune dovrà sborsare 437mila euro all'Università Politecnica delle Marche (che ne chiedeva invece circa 800mila per l'attivazione tra il 2003 e il 2006 di alcuni corsi di laurea a Falconara) di cui 237mila subito e altri 200mila in 4 rate (fino al 2018). Rate da 50mila euro anche per il contenzioso con l'Adriatica Costruzioni di Edoardo Longarini che riceverà 400mila euro in tranche che termineranno nel 2022 ma ha già liberato dal sequestro l'attico del Palazzo delle Poste, un tempo sede del Circolo Cittadino. Il Comune pensa a una vendita o a una permuta.

Fatti i conti della serva, a Falconara servono 1,5 milioni per chiudere il bilancio. Come si fa senza aumentare il gettito fiscale? Ne fanno le spese i servizi. Tagliate le assunzioni a tempo determinato, forbice in tutti i servizi comunali (- 20mila euro per l'economato, - 40mila per Cultura e Turismo, -30 mila euro dal Fondo di Solidarietà, quelli più significativi. E poi, azzeramento dell'esenzione totale per nidi e mensa scolastica (70mila euro di risparmi), via il cofinanziamento per i pasti delle insegnanti ("Erano a carico del Ministero dell'Istruzione che poi si è defilato. Per un po' abbiamo sopperito noi ma oggi non è più possibile. Risparmieremo 24mila euro" ha sottolineato Mondaini), rinegoziazione dei contratti di servizi (con l'obiettivo di risparmiare altri 50mila euro) con Marche Multiservizi, aumento della lotta all'evasione (si conta di ottenere 70mila euro in più da questo fronte). Si stringe la cinghia ulteriormente, insomma, e si risparmia dove si può. Ad esempio, lasciando l'immobile, in affitto, di via Leopardi e trasferendo i suoi servizi in via IV Novembre (ex guardia medica) con l'Informagiovani destinato a diventare il front office della Biblioteca Comunale al Centro Pergoli di piazza Mazzini

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