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Falconara Bene Comune: "Il sindaco deve riconoscere le indagini epidemiologiche"

Dal registro tumori ai dati sull'inquinamento. Molte le proposte avanzate da Falconara Bene Comune durante la Commissione Congiunta lo scorso venerdì per la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini

“Mentre in Consiglio comunale litighiamo se le indagini epidemiologiche sono vere o false, le altre città d'Italia sono già partite. Non c'è tempo da perdere sulle questioni inerenti la salute, l'ambiente e il lavoro” commenta Riccardo Borini, consigliere Falconara Bene Comune.

Dopo la mozione presentata lo scorso venerdì in commissione congiunta, Falconara Bene Comune aspetta e spera in una sua approvazione. Tra pochi giorni infatti sarà convocata nuovamente.
Venerdì intanto, sia la maggioranza che  il capogruppo PD Antonio Mastrivincenzo hanno appoggiato la proposta presentata. Falconara Bene Comune ha chiesto che vengano messi a verbale tutti i riferimenti delle indagini autorevoli e ufficiali in possesso dal 2002 in poi che si riferiscono a Falconara e realizzate da Ministero Salute, Istituto Superiore di Sanità, Istituto Nazionale Tumori e  ARPA Marche.

“Abbiamo fatto una serie di proposte di  tutela ambientale come centraline che rilevino le polveri sottili, pubblicazione periodica dei dati rilevati sul sito del comune di Falconara per una corretta informazione ai cittadini e indagini sui metalli pesanti” spiega Borini.

Altre proposte poi hanno riguardato la tutela sanitaria: pressione sulla Regione per l’attivazione del registro tumori, osservatorio epidemiologico per favorire una stretta collaborazione tra Comune di Falconara, ARPAM E ASUR e informazione corretta e costante alla cittadinanza sui livelli d’inquinamento e sul livello di salute.

“Abbiamo chiesto anche di aderire alla rete dei Comuni SIN cioè dei siti contaminati di interesse nazionale. Tra questi c'è anche Falconara. Questa difficoltà ambientale può divenire un'opportunità per bonifiche e per la conversione industriale alla green economy. Il sindaco dice che non bisogna allarmare la popolazione ma i dati parlano chiaro” dice ancora Riccardo Borini.

Dai documenti sulle indagini effettuate a Falconara emergono tra le tante cose, un eccesso di decessi per leucemia e linfoma non Hodgkin tra i residenti nel raggio di 4 km dalla raffineria API (tra il 1994 e il 2003);   mortalità e i ricoveri per tumore al polmone elevati e superiori ai tassi regionali.

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