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Falconara, Astolfi choc: «Sciogliamo il Comando della Polizia Municipale»

Ancona in ritardo sul comandante unico, agenti sul piede di guerra e maggioranza ancora in subbuglio. Per l'assessore al Personale il 2016 deve essere l'anno della svolta. E intanto, via le pistole

L'anno nuovo inizia in salita per il sindaco Goffredo Brandoni e la più spinosa delle questioni ruota sempre attorno alla Polizia Municipale. Ad aggiungersi alle beghe note (lo scontro sulla reperibilità per il numero verde delle emergenze, il comandante unico con Ancona che si fa attendere) arriva l'annuncio choc dell'assessore al Personale, Matteo Astolfi: «Se il Comando non diventa efficiente arriveremo a valutarne lo scoglimento». Il ragionamento parte dalle «numerose segnalazioni che arrivano da più parti di mancate risposte alle segnalazione sul territorio», spiega Astolfi. «Il servizio, come è stato portato avanti finora – aggiunge l'assessore – mi fa rimanere perplesso. Auspico che le cose cambino. Che il 2016 sia l'anno della svolta. Altrimenti perché non valutare l'ipotesi di sciogliere il Corpo?». Sarebbe una novità per le Marche. A livello normativo ci sono vari interpretazioni (tra sentenze del Tar e Consiglio di Stato la bibliografia è lunga) sullo scioglimento di un Comando ma una cosa è certa: i vigili rimarrebbero, senza gradi e senza uniforme, come dipendenti comunali. Con gli stessi orari degli uffici. Il Corpo, insomma, resterebbe come servizio spacchettato tra i vari uffici. La sicurezza? Demandata alle forze di polizia statali.

Una provocazione quella di Astolfi? Il primo a lanciarla, tempo fa, sarebbe stato il capogruppo di Falconara in Movimento, Romolo Cipolletti. Proprio Cipolletti, giovedì 7 alle 15.30, ha convocato i consiglieri Commissione Vª, da lui presieduta, per fare il punto della situazione rispetto alla nomina del vicecomandante, il capitano Mirco Bellagamba, e al bilancio delle attività 2015. Pur potendo contare sull'appoggio di diversi consiglieri di maggioranza lo scenario è difficile da immaginare concreto. Più probabile l'addio a pistole e fondine per gli agenti di Palazzo Bianchi. Le armi, presenti al Comando da prima di Brandoni, hanno un loro costo. Indennità agli agenti, poligono obbligatorio per le esercitazioni e circa 3mila euro l'anno per visite psicofisiche. «Il costo è relativo – avverte Astolfi – potrebbe costare anche il doppio se fosse veramente un servizio valido per la cittadinanza. Per come siamo messi ora non lo è». Sarebbe tra l'altro un uniformarsi con gli agenti dorici in vista del comandante unico. Al momento la bozza di convenzione con Ancona (il cui Comando non è armato) prevede libertà decisionale dei consigli comunali. Il capoluogo dorico avrebbe dovuto deliberare il 30 dicembre ma il punto è saltato. A Falconara si attende fiduciosi.

Nel frattempo, però, Brandoni è sempre più sulla graticola. Il sindaco, anche recentemente durante la conferenza stampa di fine anno, ha sempre bollato i vigili come questione poco influente rispetto alle problematiche di carattere generale del Comune. Una sottovalutazione che, unita alla difesa ad oltranza dell'ex comandante Martelli, ha esasperato gran parte della maggioranza. Il rischio, ed è questo che ha indotto il sindaco a cedere sul comandante, è la sfiducia. Brandoni lo sa. Tanto da dichiarare sibillino, sempre nel corso della conferenza stampa del 23 dicembre, che il suo mandato non finirà necessariamente nel 2018. «Dipende da due fattori: da chi sta sopra tutti noi (riferendosi al Padreterno, ndr) e dalla maggioranza se manterrà la fiducia» ha sottolineato.

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