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Jesi “virtuosa”: per la prima volta dal 1998 in equilibrio il bilancio del Comune

"Non vi è stata necessità di alcun intervento aggiuntivo come invece accaduto negli ultimi 16 anni, quando si procedeva all'aumento della tassazione locale o si utilizzavano le risorse destinate invece agli investimenti"

JESI. Per la prima volta dal 1998 l’equilibrio di bilancio - delibera di Consiglio prevista per legge entro il mese di settembre - viene proposto dall'Amministrazione comunale di Jesi senza variazioni correttive rispetto al bilancio di previsione.

“Ciò significa – scrive il Comune – che non vi è stata la necessità di alcun intervento aggiuntivo come invece accaduto negli ultimi 16 anni quando, per far fronte alla maggiore spesa corrente e alle minori entrate, o si procedeva all'aumento della tassazione locale o si utilizzavano le risorse destinate invece agli investimenti, come quelle derivanti da oneri di urbanizzazione o alienazioni”.

Un risultato rimarchevole, se si pensa alla “mannaia” dello Stato che ha tagliato di ulteriori 282mila euro i fondi destinati alla città di Federico II, oltretutto a bilancio già approvato.

“Un risultato economico importante – si legge ancora nel comunicato – che si è potuto ottenere grazie a diversi fattori. Innanzitutto la decisione di affidare inizialmente agli Uffici solo il 70% delle risorse da gestire così da prevenire eventuali imprevisti che sarebbero potuti derivare o da minori trasferimenti statali o da maggiori spese non preventivate. Secondariamente la scelta di proseguire con rigore sui tagli alla spesa improduttiva che, nel 2014, ha permesso di risparmiare altri 400 mila euro che si aggiungono ai quasi 2 milioni di euro di tagli a regime già dal 2013. In particolare le spese del personale si sono ridotte di 173 mila euro rispetto alle previsioni, mentre un risparmio di altri 183 mila euro si è ottenuto da minori spese per beni e servizi e circa 70 mila euro dai minori ammortamenti sui mutui per l'abbattimento dei tassi di interesse.
Infine, un meticoloso controllo di gestione che ha permesso di spalmare nei vari capitoli di bilancio i 310 mila euro frutto della differenza tra minori entrate e maggiori uscite”.

Nella delibera di salvaguardia degli equilibri di bilancio, l'Amministrazione comunale ha provveduto ad inserire anche capitoli in entrata ed uscita che permettono di introitare l'eredità Cesarini e di destinarli alle specifiche finalità sociali previste nel testamento.  
Inserito anche un comma che destina all'abbattimento di mutui 73 mila euro derivanti dall'avanzo di amministrazione del bilancio 2013.

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