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Sicurezza, Lodolini: «Percorriamo una strada di legalità e giustizia, più uomini ad Ancona»

«Garantire la sicurezza è un dovere dello Stato così come lo è tenere insieme l'attività di intelligence e l'attività di controllo del territorio»

«Tutto quanto di drammatico è accaduto in questi giorni a Macerata, dalla tragica morte della giovane Pamela al gesto di un folle, mi convince sempre di più che i provvedimenti in materia di sicurezza che abbiamo votato nell'ultima legislatura non solo erano opportuni, ma hanno indicato una strada che dobbiamo portare avanti perché guarda alla legalità senza derive razziste ed omofobe, che condanna la violenza ed il fanatismo sostenendo l'operato delle forze dell'ordine alle quali è deputato il compito di difendere i cittadini senza che qualcuno si senta in diritto di doversi fare giustizia da solo». Sono queste le parole dell'Onorevole Emanuele Lodolini, del Partito democratico.

«Garantire la sicurezza è un dovere dello Stato -continua - così come lo è tenere insieme l'attività di intelligence e l'attività di controllo del territorio. Ecco quindi che, a mio avviso, il Piano Minniti, muovendosi sia nella direzione dei provvedimenti sull'immigrazione, che sul tema della sicurezza urbana che significa presidio del territorio, pattugliamento anche di notte, lotta al degrado, miglioramento dell'illuminazione pubblica e sviluppo urbanistico per il recupero delle periferie, è ben strutturato. Di certo si avvale di un sistema di sicurezza che funziona e che beneficia del contributo di tutti gli attori coinvolti. Inoltre le misure sulla sicurezza contenute nel Decreto Legge sulla Sicurezza Urbana vanno incontro al desiderio di legalità e di tutela che consentiranno alle istituzioni locali di operare con sempre maggiore efficacia. Regole certe e procedure definite non possono che far tacere gli estremismi e favorire il lavoro di sindaci ed amministratori che sono il primo riferimento dei cittadini sul territorio i quali si sono trovati ad operare in condizioni di precarietà ed incertezza. Migliorando ulteriormente l'attività di intelligence e l'attività di controllo del territorio potremo fare ulteriori passi avanti. A fronte della crescente richiesta di sicurezza che emerge dal dibattito di questi giorni, rimarco come sia stato giusto il riconoscimento dell'equo indennizzo anche per le forze di polizia locale che in un primo momento erano state escluse rispetto al personale delle altre forze di polizia. Abbiamo chiuso la legislatura convinti di essere riusciti a dare risposte attese da troppi anni. Penso agli 80 euro al settore, al riordino delle carriere, alla riapertura della negoziazione. L'illegalità in tutte le sue forme è fonte di ingiustizia, è causa di minor benessere economico e limita le risorse da investire in infrastrutture e servizi utili alla collettività. Non servono solo risorse economiche alle Forze dell’Ordine, ma uomini, mezzi e strumenti per le attività di controllo del territorio».

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