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Emanuele Lodolini: “Le Marche e Ancona per la Macroregione Adriatico Ionica”

“La presidenza del secondo semestre 2014 del Consiglio dell’Unione Europea sarà dell’Italia: è doveroso avere come obiettivo finale di tale impegno la definitiva istituzione della Macroregione Adriatico Ionica”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

"Ancona, 31 agosto 2013 - Si sta svolgendo in questi giorni ad Ancona il Festival Adriatico Mediterraneo.

E' bello vedere come, anno dopo anno, il successo di pubblico e di partecipazione ad ogni evento previsto nella ricca programmazione si rinnovi costantemente, quasi a far pensare ad un gesto di amore e di considerazione degli anconetani per il loro mare espresso attraverso la suggestiva pratica della cooperazione culturale, dell’incontro tra popoli e tradizioni certo differenti, ma da secoli uniti in una ricca rete di relazioni, e tutti prossimi alle acque dei due mari. E suscita quindi un indiscutibile orgoglio il fatto che il percorso ormai da tempo avviato -  e speriamo prossimo all’approdo – di costruzione della Macroregione Adriatico Ionica ci racconti di un protagonismo istituzionale e politico tutto marchigiano e anconetano, costruito passo dopo passo attraverso una attenta e consapevole sinergia tra enti, reti, associazioni e cittadini.

Il fatto che ad Ancona, Capoluogo, abbiano sede la Segreteria dell’Iniziativa Adriatico Ionica, sapientemente diretta dall’Ambasciatore Fabio Pigliapoco, e le segreterie dei tre Forum delle società civili (Città, Camere di Commercio Università), da tempo ormai riunite – tutte – in un comune percorso di collaborazione volto al sostegno e alla promozione dell’obiettivo, fanno della stessa città capoluogo morale e materiale della futura Macroregione. Da questa consapevolezza forte deve essere l'impulso da parte degli attori pubblici ma non solo a discutere con maggiore intensitá  del ruolo, del valore e delle strategie del Porto di Ancona spingendo il Governo ad inserire lo stesso nei corridoi europei di grande comunicazione come, del resto, ho richiesto con specifica interrogazione. E ancora. Il prolungamento del corridoio baltico-adriatico da Ravenna ad Ancona e il doveroso impegno a riprendere il dibattito relativo all'apertura fronte mare alla città sono temi destinati profondamente a segnare il Cambiamento del nostro territorio ed il suo sviluppo.

Bene ha fatto la Regione Marche e il Presidente Spacca a credere ed investire in tale orizzonte, anche quale opzione possibile di rilancio e di rafforzamento di una Europa purtroppo sempre meno percepita come vicina alle sorti di popoli e cittadini. La Macroregione allora, per capovolgere il tutto deve caratterizzarsi con un percorso dal basso, promotore di una nuova cittadinanza europea, con al centro le città, i giovani, le imprese, il mondo del commercio e del turismo, l’associazionismo culturale e cooperativo, l’ambiente. La Macroregione Adriatico Ionica non come nuova burocrazia, ma sistema di governance multi-livello. impostazione bene interpretata nel loro impegno in questi anni da Michele Brisighelli, Segretario generale Forum Città, Rodolfo Giampieri, Presidente Forum Camere Commercio ed il prof. Marco Pacetti nel Forum delle Città.

La presidenza del secondo semestre 2014 del Consiglio dell’Unione Europea sarà dell’Italia: è doveroso avere come obiettivo finale di tale impegno la definitiva istituzione della Macroregione Adriatico Ionica. Obiettivo, ambizioso, rispetto al quale mi sento impegnato in Parlamento, e motivo per il quale nei prossimi giorni depositerò una mozione per stimolare il Governo a contemplare in tutti gli strumenti di programmazione economico-finanziari, infrastrutturali, energetici, ambientali, turistici, culturali, l'esistenza della Macroregione adriatico-ionica e le sue finalità; a promuovere la partecipazione dei Parlamenti nazionali al processo di definizione ed attuazione della strategia adriatico-ionica; a coordinare la partecipazione degli enti territoriali e degli altri attori istituzionali, economici e sociali alla definizione della strategia adriatico-ionica"

On. Emanuele Lodolini

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