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Allarme baby-gang, Eliantonio (FdI): «Serve il pugno duro, la gente ormai è esasperata»

Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia è intervenuto sul tema delle baby gang che ormai da tempo si rendono protagoniste, soprattutto nel centro storico anconetano, di vari reati a danno anche degli esercenti

Il problema delle baby gang, ad Ancona e in particolare nel suo centro storico, non è più rimandabile. Sono sempre maggiori gli episodi di cronaca che vedono protagonisti giovani gruppi di ragazzi e ragazze che, troppo spesso, salgono alla ribalta in negativo. Negli ultimi casi, addirittura, a farne le spese sono stati gli esercenti che hanno dovuto contare i danni nelle proprie attività. Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Angelo Eliantonio, intervenendo a gamba tesa sul problema, non si è lasciato andare a giri di parole esprimendo in modo chiaro la sua idea:

«Il problema sta diventando serio e grave, inutile girarci intorno. Chiamarli baby gang avvalora dei piccoli criminali con evidenti problemi di natura familiare e culturale che presi singolarmente, probabilmente, avrebbero anche paura di mostrarsi così. Si legittimano nelle azioni di gruppo trovando rifugio in tre latitanze principali. La prima è quella del Comune che in termini di controllo potrebbe fare molto di più. I post del sindaco Mancinelli non servono a nulla se non c’è un’azione mirata sul territorio. Le autorità stesse, a loro volta, dovrebbero passarsi una mano sulla coscienza perché le pene alternative vanno potenziate, non ritardate. Questi gruppetti hanno un atteggiamento di scherno verso chi lavora e allora che provino l’esperienza del lavoro socialmente utile che magari potrebbe responsabilizzarli. Un altro ente che deve recitare un ruolo di primo piano sono le scuole, servono strategie di sensibilizzazione ampie e condivise. Oggi sono indispensabili e a tal proposito mi chiedo che parte voglia assumere l’assessore ai servizi sociali Emma Capogrossi, che ha competenza sull'impegno e il coordinamento del rapporto consultorio-servizio sociali, che è silente sull’argomento. Faccio invece un pubblico plauso al consigliere regionale di Fratelli d'Italia Marco Ausili, primo firmatario di una legge regionale improntata sulla psicologia scolastica con interventi mirati rivolti ad allievi, insegnanti e famiglie».

In conclusione: «Sono soggetti noti alle forze dell’ordine, serve il pugno duro perché chi lavora nel centro storico non può essere messo in pericolo. La gente mi sta contattando, c’è dell’esasperazione. Cosa aspettano prima di intervenire in modo deciso?».

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