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Elezioni regionali Marche 2015

Regionali 2015, Giorgia Meloni in piazza ad Ancona: «Siamo noi la destra»

Ieri è stato il turno della leader nazionale di Fdi-An Giorgia Meloni, che da P.zza Roma, ha suonato la carica richiamando al voto tutti quelli di destra che legittimeranno la coerenza di Fdi, appoggiando il candidato presidente Francesco Acquaroli

«Ricostruire il centro destra ripartendo dalla coerenza delle idee. Una destra che non fa inciuci con il centrosinistra, che non sostiene il governatore uscente del Partito Democratico come accade nelle Marche. C’è un derby interno al Pd con Ceriscioli e Spacca, nessuno ci convince che siccome hanno litigato uno dei due sia diventato di centrodestra per cui ripartiamo da questa regione mortificata dal centrosinistra e ripartiamo con Francesco Acquaroli». Arriva così in piazza Roma anche la leader nazionale di Fratelli D’Italia - Alleanza Nazionale Giorgia Meloni. Ieri sera erano le 21:00 quando è salita sul palco. Da lì ha suonato la carica, richiamando al voto tutti quelli di destra che legittimeranno la coerenza di Fdi che, alleandosi con la Lega, rilancia il centrodestra e il candidato presidente Francesco Acquaroli. Un centrodestra contro gli interessi delle banche e delle lobby. Lobby e banche. Gli stessi antagonisti di Altre Marche, che poche ore prima aveva occupato piazza Roma con il comizio di Nichi Vendola, ma anche del M5S, che domenica scorsa aveva riempito piazza Roma con Alessandro Di Battista. Ma la differenza sostanziale è che Fratelli d’Italia -Alleanza Nazionale è di destra e come he detto Giorgia Meloni, infuocando la piazza: «Non è di destra Spacca che si ricandida per la terza volta. Non lo è il Pd. E non lo è il M5S che ha votato l’abrogazione del reato di clandestinità». Per cui avanti con i temi cari alla destra, come al famiglia tradizionale. «Saremo conservatori. Ma noi siamo così e siamo fieri di esserlo. Siamo fieri di essere italiani e delle nostre tradizioni e in uno società in cui stanno prendendo piede le favole gender, lasciatevelo dire da chi è cresciuta in una famiglia monogenitoriale. Non considererò mai moderno crescere in una famiglia senza che ci sia una mamma e un papà». Poi la Meloni ha parlato di Expo, dei miliardi dati a Monte Paschi di Siena. E dei bonus pensione del governo. «Hanno moltiplicato i fondi. A Roma si chiama sola» ha tuonato la Meloni. 

Dal palco hanno parlato diversi candidati come Giovanni Zinni, Carlo Ciccioli, l’ex comandante della Guardia Costiera di Ancona oggi in pensione Felice Tedone e lo stesso candidato Presidente Acquaroli, che ha detto: «Domenica prossima c’è il rischio reale che i cittadini disertino le urne. Lo scenario ideale per riconsegnare le Marche alla sinistra. Noi siamo la vera alternativa dalla parte dell’imprenditoria e contro le alchimie di Spacca, che ha passato il tempo a girare il mondo senza accorgersi di quello che stava succedendo». In piazza sventolano le bandiere di Fdi e dell'Italia mentre sotto il palco c'è anche un gruppo di ragazzi in rappresentanza del fronte della Gioventù Nazionale. Alle 23 la Meloni saluta tutti e parte l'inno d'Italia. 

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