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Ida Simonella corre per le primarie di centrosinistra: «Ancona è casa mia, vorrei servirla da sindaco»

Non sono più solo voci di corridoio. Ida Simonella è della partita per diventare il prossimo sindaco di Ancona. Prima dovrà passare le primarie, poi le comunali. Il velo però si è alzato sulle intenzioni di raccogliere l’eredità di Valeria Mancinelli a partire dal 2023

ANCONA – Non sono più solo voci di corridoio. Ida Simonella è della partita per diventare il prossimo sindaco di Ancona. Prima dovrà passare le primarie, poi le comunali. Il velo, però, si è alzato sulle intenzioni di raccogliere l’eredità di Valeria Mancinelli a partire dal 2023. L’attuale assessore comunale al bilancio e al porto, appoggiato da tutta la giunta in carica, ha ufficializzato la sua corsa alle primarie di novembre con un video che parla del suo passato professionale, senza tralasciare il lato umano. 

«Sono arrivata ad Ancona trent’anni fa, Ancona mi ha dato tutto. E’ diventata casa mia e l’ho servita con amore. No, non ho uno “ius soli” anconetano, ma per quello che ho fatto, per la passione e l’amore che ci metto penso di essermi guadagnata il diritto a candidarmi». Il programma sposa quello della coalizione “Progetto Ancona”, presentato ufficialmente alcuni giorni fa. «Inizialmente avevamo un piano di investimenti molto limitato, da 500mila euro. Oggi abbiamo le fondamenta a posto- spiega la Simonella- abbiamo partecipato a bandi e li abbiamo vinti, ecco perché abbiamo risorse per lavori come quelli degli Archi o della Palombella. Abbiamo srotolato un gomitolo con progetti come quello del Waterfront, l’ex Metropolitan, il porto Antico. Ora dobbiamo continuare a farlo verso le periferie intervenendo sulle frazioni». Centrale, nel programma della coalizione, è la transizione ecologica. E’ proprio qui che Ida Simonella si lascia andare ad aneddoti politici. «Cosa volevo fare e che non ho fatto in questi anni? Io immagino una città concepita in modo diverso come mobilità sostenibile e piste ciclabile, non solo la “strada” ma il modo di vivere la città e su questo concetto spesso mi sono scontrata con Valeria Mancinelli, sono convinta che sulla sostenibilità mi vorrei spingere oltre». Capitolo (eventuale) squadra di governo cittadino: «Finora sono stata un pezzo della squadra, nel caso di vittoria delle primarie e poi, semmai, di elezione, toccherebbe scegliere a me. Come sarebbe la squadra dipenderebbe da molte cose, sicuramente non c’è nessun pregiudizio nel distinguere i politici dai tecnici». 

Originaria di Fermo, cresciuta a Montalto Marche. Ida Simonella è arrivata ad Ancona nel 1992 da giovane laureanda. Nel lancio della candidatura ha raccontato gli anni di studio a Roma, poi il periodo all’Istao dove ha conosciuto il futuro marito Carlo e ha curato la formazone dei futuri manager. La Simonella ha raccontato anche di quella scuola di vita che è stato i distributore di carburanti di famiglia, dove molto presto ha iniziato a far quadrare i conti. «In politica ci sono arrivata quasi per caso, era il 2013 ed ero stata invitata a parlare di porto e infrastrutture ad un convegno. Non c’era quasi nessuno, ma c’era Valeria Mancinelli. Non ci conoscevamo, ma alla fine di quell’incontro mi ha chiamato e proposto di diventare assessore. Ci ho pensato un po’, venivo da tutt’altro mondo, ma alla fine ho detto sì. Non avrei immaginato che occuparmi della cosa pubblica sarebbe stata la cosa più appassionante che mi potesse capitare».  

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