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Elezioni Comunali 2013

M5S: Il candidato sindaco è Quattrini, ma alcuni contestano il processo

Il candidato sindaco per il movimento 5 stelle è Andrea Quattrini e la sua lista è l'unica certificata da Grillo. Ma alcuni contestano la candidatura: parte la raccolta firme. La replica: "Persone esterne al Movimento"

Tra alcuni iscritti, simpatizzanti e votanti del movimento 5 stelle dorico ci sarebbe un problema: la candidatura di Andrea Quattrini a sindaco.
E' quanto sarebbe emerso lunedì sera, nella sede della 2° circoscrizione di via Scrima, in un'assemblea pubblica a cui hanno partecipato un centinaio di persone. Un'assemblea voluta soprattutto da Andrea Morico e Stefano Stefanelli, a cui ha partecipato anche il professor Mauro Gallegati. Per loro la candidatura di Quattrini sarebbe nata da un “gruppo di lavoro che è diventato soggetto politico dirigente di riferimento cittadino”. Secondo gli organizzatori della riunione di ieri il gruppo, che farebbe riferimento al candidato sindaco, avrebbe organizzato riunioni private in questi anni e di aver lasciato fuori altri membri del movimento.
A sostenere chiaramente questa tesi è Andrea Morico: “Il Movimento 5 stelle non può tollerare al suo interno gruppi dirigenti che agiscono in assenza di trasparenza e democrazia” ha detto. C'è stato chi ha gridato alla scandalo e chi ha chiesto un confronto. Così, nella sala di via Scrima, è partita una raccolta firme per dare peso all'istanza che vuole riaprire un dibattito sul candidato sindaco 5 stelle del capoluogo. Una petizione che richiede una “discussione e una votazione da parte di tutti gli iscritti, in merito a qualsiasi incarico istituzionale, tecnico o direttivo, in particolare circa la candidatura a sindaco per la città di Ancona e dei candidati di lista per le prossime elezioni comunali”.

Ma come si sarebbe arrivati a tutto questo? Per Morico è un problema di vuoto normativo sull'utilizzo del simbolo del Movimento 5 Stelle, di proprietà di Beppe Grillo. Infatti la regola del movimento nazionale è che questo simbolo venga concesso a tutti i candidati durante la campagna elettorale.  Ma dopo sarebbe esclusivo di chi è stato eletto. Nel caso di Ancona sarebbe Andrea Quattrini e a poterlo utilizzare dunque, tant'è che, proprio Stefano Stefanelli è stato diffidato da Grillo stesso dall’usare simbolo. Gli organizzatori della serata, che hanno reso pubblica la loro contrarietà appellandosi al “Non Statuto”, in particolare gli articoli 4 e 7 che,  a detta di Stefanelli, imporrebbero un confronto pubblico e trasparente sulla cosa.

Anche momenti concitati in cui la platea si è divisa: c'è chi ritiene che la cosa si debba superare insieme tra cittadini e chi invece ha invocato a gran voce l'intervento del leader Beppe Grillo. “E' Grillo che deve intervenire” ha urlato qualcuno. Proprio lui che sarebbe a conoscenza della situazione, ma sulla quale avrebbe già espresso l'intenzione di non intervenire perché sarebbero questioni che si devono risolvere a livello locale. Qualcuno ha parlato di un problema nel movimento, ma alcuni non ci stanno, come Valentina di Tolentino ,che ha spiegato come nel resto della regione non ci sono questi problemi. Dunque sarebbe Ancona l'anomalia e qualcuno ha addirittura parlato di caso nazionale.

Chi era presente ieri ha dichiarato di non voler demolire il movimento ed è stato espresso il desiderio che ci sia un confronto tra tutti loro. Come andare avanti quindi? Un dubbio che trapela dalle parole di Mauro Gallegati: “Sono contento di vedere una sala così piena e deluso per come sono andate le cose. La gran parte della colpa è mia, che non mi sono accorto di chi avevo intorno. Per questo non ci penso per niente a ricandidarmi. Non so se a questo punto come facciamo a fermare il processo senza far male alla città”.

Ieri lo stesso Quattrini ha diramato un comunicato stampa (LEGGI IL COMUNICATO) nel quale ha espresso le sue ragioni: “Diciamo pertanto ai nostri elettori e simpatizzanti di accertare chi sono le persone che organizzano incontri a nome del MoVimento 5 Stelle. […] Si tratta comunque di persone ostili ai principi o allo stesso Movimento che non possono spenderne il nome perché non autorizzate o, in taluni casi, addirittura diffidate, tanto da prefigurare ipotesi di reato. Confidiamo che la stampa, per una informazione corretta, non consideri queste persone come dissidenti interni al MoVimento 5 Stelle, bensì come persone esterne che utilizzano impropriamente e senza averne titolo il nome del M5S nel tentativo di farci sembrare spaccati agli occhi degli elettori e farci perdere consensi a vantaggio dei loro amici del Pd e degli altri partiti che temono di perdere i loro privilegi.”

In più ha spiegato: “Non è vero che per stabilire il candidato sindaco si debba fare un'assemblea pubblica”. La lista “Ancona 5 Stelle” è stata certificata online, seguendo la semplice procedura descritta sul sito nazionale del movimento. Lo ha fatto secondo le regole stabilite valide per tutti in tutta Italia e ha ricevuto la certificazione di Grillo e del suo staff, motivo per cui è lui l'unico titolato a usare il simbolo in maniera legittima. Inoltre ha diffuso il documento della diffida all’uso del simbolo in cui è incorso Stefanelli. (vedi allegato)

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