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Teatri storici, la proposta di Paola Giorgi: «Il rilancio con un hub produttivo nazionale»

L'attrice candidata della lista Civitas Civici a sostegno di Francesco Acquaroli: «Creare un fondo di finanziamento per le compagnie»

Il teatro come luogo di contaminazione e relazione, punto di riferimento delle comunità, arricchimento sociale e volano per l’economia, grazie alla nascita di un hub produttivo teatrale nazionale. Riflessioni che rendono concreto un concetto spesso considerato astratto e che arrivano nei giorni in cui Paola Giorgi è ospite del San Ginesio Fest, Premio San Ginesio all'Arte dell'Attore, dedicato al santo protettore degli attori.

Chi, dunque, meglio della candidata della lista Civitas Civici a sostegno di Francesco Acquaroli, attrice con una grande esperienza nel mondo del teatro, può ripensare all’organizzazione di un settore che molto può restituire alla crescita civile ed economica della Regione, particolarmente delle aree interne? «Una delle più grandi ricchezze culturali della nostra Regione - spiega - è costituita dal patrimonio dei Teatri Storici restaurati ed in attività. Gioielli di differenti dimensioni che agiscono in piccole e grandi comunità, con un enorme potenziale di impatto culturale, civile, sociale ed economico per le comunità su cui insistono, che potrebbe essere valorizzato grazie, appunto, ad un hub produttivo nazionale». 

«Si dovrebbe creare - annuncia Paola Giorgi - un fondo di finanziamento per compagnie professionali o collettivi di artisti, regionali, nazionali ed internazionali che, tramite l’attività produttiva e formativa, per un periodo triennale, garantiscano la vitalità delle strutture, il loro centralismo nella vita delle Comunità creando relazioni capaci di innovare i linguaggi artistici e permeare i territori. Una progettualità che potrebbe attrarre fondi europei e nazionali». Un progetto di ampio respiro che valorizzerebbe anche le compagnie regionali, già altamente professionalizzate. «Ho sempre avuto a cuore la produzione teatrale marchigiana - confida - che in questo modo si troverebbe a confrontarsi con nuove realtà, riconquistando un ruolo centrale nel teatro nazionale. Bisogna pensare ai benefici economici e sociali che questo progetto potrebbe portare soprattutto nelle nostre aree interne, dove emerge sempre di più la consapevolezza del ruolo centrale della cultura nella rinascita.  Credo nella valorizzazione delle eccellenze, nell’incontro tra le emergenze, credo che sia tempo di guardare oltre, uscire dagli schemi classici: il Teatro per sua natura è questo. E’ mancata, fino ad oggi, la consapevolezza della potenzialità dei nostri Teatri Storici, una rete unica in Italia: i teatri sono programmati, solo alcuni hanno l'indispensabile figura del direttore e a volte possono essere considerati un peso economico per le amministrazioni comunali di cui sono proprietà».

Paola Giorgi descrive così, in poche ma semplici parole, la situazione in cui versa la maggior parte delle “piazze d’inverno” della regione che, se ripensate con la consapevolezza delle loro potenzialità, non sarebbero più considerate le Cenerentole dei programmi amministrativi a tutti i livelli. Ecco allora il suo molteplice ruolo: quello di far vivere gli artisti, ma anche di portare vita nei centri pronti ad accogliere, come solo i marchigiani sanno fare, chiunque porterà bellezza e cultura nei loro teatri. 

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