Regionali, Mercorelli (M5s) sul risultato delle urne: «Mai stati davvero competitivi»
Gian Mario Mercorelli, ormai ex candidato governatore del M5S nelle Marche, non fa sconti a nessuno, nemmeno a se stesso.
«È inutile girarci attorno: non siamo mai stati veramente competitivi a livello territoriale perchè è mancata, nei passati cinque anni, la volontà di costruire una struttura regionale veramente immagine del M5s». Il giorno dopo le elezioni regionali che l'hanno visto ottenere l'8,62% dei consensi, Gian Mario Mercorelli, ormai ex candidato governatore del M5S nelle Marche, non fa sconti a nessuno, nemmeno a se stesso.
«L'ex capogruppo in Regione espulso dal Movimento mesi fa (Gianni Maggi) che si è schierato apertamente contro di noi fino all'ultimo momento, la spaccatura a Pesaro causata da Francesca Frenquellucci e del suo ingresso nel Pd, una situazione locale difficile ad Ancona: tutti elementi che hanno contribuito al calo di consensi del M5s alle regionali- continua Mercorelli- Il Movimento funziona quando interpreta la volontà dei cittadini e la trasforma in legge o riforma. Il riferimento è al referendum. Purtroppo è mancato l'effetto traino sulle regionali. Ora dobbiamo ricominciare e imporci un rilancio del nostro progetto politico». Tre i punti sul tavolo di Mercorelli. «Il comitato elettorale diventerà una struttura permanente a supporto di tutti i nostri eletti. Metteremo questa realtà a Tolentino, al centro del cratere. Faremo poi una riunione di tutti i parlamentari marchigiani coinvolgendo anche alcuni amici delle Marche che operano a livello nazionale ed europeo. Subito dopo promuoverò una due giorni di confronto e dibattito con tutti i marchigiani, a cominciare dai nostri attivisti. Poi ci presenteremo agli Stati generali nazionali con una proposta chiara. Basta essere guidati in base all'opportunità politica o alla conservazione dei posti di Governo». Mercorelli ricorda infine che un voto su Rousseau «non può sostituire il reale confronto politico».