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Elezioni Regionali 2020

Manifesti della lista comunista strappati in tutte le provinice: «Diamo fastidio ai liberisti»

«Esprimo solidarietà e gratitudine ai compagni che dopo un turno in fabbrica o al cantiere vanno ad attaccare i manifesti in tutto il territorio» ha detto il candidato

Manifesti elettorali strappati in tutte le province delle Marche a danno della Lista Comunista. E’ quanto avvenuto negli scorsi giorni da parte di estranei che hanno agito per motivi altrettanto sconosciuti, ma il fatto che lo sfregio sia stato compiuto in tutte le provincie nei confronti dei comunisti fa pensare che ci sia proprio la voglia di colpire Pasquinelli, il quale ha espresso solidarietà ai militanti che hanno faticato tanto per attaccare i manifesti elettorali e che continueranno a farlo nel rispetto delle regole di elezioni democratiche. 

Manifesti della lista comunista strappati

«Esprimo solidarietà e gratitudine ai compagni che dopo un turno in fabbrica o al cantiere vanno ad attaccare i manifesti in tutto il territorio della Regione, pagando colla e benzina di tasca loro. E che ripartiranno subito per riattaccare quelli strappati. Questo è il segno che diamo veramente fastidio a quel partito unico liberista  che si presenta diviso alle elezioni ma ha lo stesso obiettivo: derubare i lavoratori e i precari a favore di garantiti e multimilionari. L’unica alternativa a questa violenza siamo noi» ha detto Fabio Pasquinelli  candidato, candidato presidente della Lista Comunista per le Marche. Sono infatti numerose in tutta la Regione i casi di manifesti elettorali strappati e danneggiati.

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