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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni Regionali 2020

Regionali 2020, chiusa da Zingaretti la campagna elettorale di Mangialardi

All'appuntamento non ha voluto mancare il segretario nazionale dei dem Nicola Zingaretti, tornato nelle Marche proprio per far sentire la vicinanza del partito

MACERATA – La chiusura della campagna elettorale di Maurizio Mangialardi e Narciso Ricotta si è svolta a Macerata, in piazza Vittorio Veneto. All'appuntamento non ha voluto mancare il segretario nazionale dei dem Nicola Zingaretti, tornato nelle Marche proprio per far sentire la vicinanza del partito.

«Con il voto di domenica e lunedì – ha detto Mangialardi – si decide chi governerà le Marche nei prossimi 5 anni, e la scelta, tutti ne devono essere consapevoli, è tra Mangialardi e Acquaroli, tra due visioni radicalmente opposte circa il futuro della nostra regione: da un lato il progetto del centrosinistra, chiaro, concreto, pronto a essere attuato per rivoluzionare la sanità, imprimere un’accelerazione alla Ricostruzione post sisma, sanare i ritardi infrastrutturali che affliggono la nostra regione e farla uscire dalla crisi economica che la attanaglia; dall’altro la grande ammucchiata della lugubre destra sovranista, populista, nostalgica e antieuropeista, pronta a privatizzare la nostra sanità sulla scia dei modelli di Lombardia e Veneto. Io non ho dubbi sul fatto che gli elettori marchigiani che hanno a cuore i temi dell’ambiente, della rinascita dei nostri territori, della sicurezza sismica delle scuole, della democrazia partecipata, della semplificazione amministrativa e della gestione trasparente della cosa pubblica, sapranno compiere la scelta giusta per il loro domani e per quello dei loro figli.

«L'unico voto utile per il futuro delle Marche - ha affermato Zingaretti - è quello a Maurizio Mangialardi, un amministratore capace, competente e innamorato di questo splendido territorio. Non posso credere che la cultura democratica e progressista delle marchigiane e dei marchigiani ceda alle sirene del sovranismo e del populismo di questa destra nostalgica». Mangialardi ha poi ricordato il grande lavoro svolto in questi mesi per mettere a punto la programmazione riguardante gli interventi da realizzare con il Recovery Fund: «Le risorse stanziate dall’Unione Europea pongono anche le Marche di fronte a una possibile svolta storica, perché dei 209 miliardi che arriveranno in Italia, almeno 8 potrebbero essere destinati alle Marche. Questo, infatti, è l’accordo a cui già da mesi, all’indomani dello storico accordo raggiunto a luglio dai leader dell’Unione Europea, ho iniziato a lavorare con il governo, e in particolare con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Un accordo frutto non di un calcolo algebrico, ma di un ragionamento politico sul reale fabbisogno di questa regione per quanto concerne sanità, infrastrutture, ricostruzione post sisma, sostegno alle imprese agricole e industriali, occupazione, e in particolare l’occupazione giovanile, digitalizzazione, innovazione e ambiente. Insomma, 8 miliardi che serviranno a far uscire i nostri sogni dal cassetto».

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