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Elezioni Regionali 2020

Regionali 2020, Mangialardi lancia le candidature di Manuela Carloni e Antonio Mastrovincenzo

Istruzione, lavoro e cultura: «Mettere in rete le competenze del territorio guardando all’Europa. Le nuove risorse sono una grande occasione»

La ripartenza delle Marche nel post Covid passa anche attraverso le grandi opportunità offerte delle tante risorse messe a disposizione dall’Europa. Lo hanno ribadito ieri pomeriggio, nell’auditorium della chiesa dei Cancelli di Senigallia, Manuela Carloni e Antonio Mastrovincenzo, in lizza con il Pd alle prossime elezioni regionali nel collegio di Ancona.

Con loro il candidato dem alla presidenza Maurizio Mangialardi, che, proprio nella sua città, ha voluto lanciare la corsa di Carloni e Mastrovincenzo. «Ritengo fondamentale – ha esordito Carloni, storico segretario Cgil scuola ed ex presidente di Auser Marche – destinare alla scuola almeno il 15% delle risorse del Recovery Fund, manovra essenziale per restituire dignità e centralità al diritto all’istruzione, massacrato da anni e anni di tagli scriteriati attuati dai vari governi centrali di Centrodestra. E’ nostro dovere cogliere questa occasione unica. Dobbiamo garantire ai giovani un futuro bastato sulla conoscenza.Perché conoscenza significa anche lavoro di qualità, capacità di innovare ed innovarsi».

Proprio sul lavoro, oltre che sulla cultura, si è concentrato Antonio Mastrovincenzo, che ha lanciato tre proposte da mettere in campo nella prossima legislatura: «Dobbiamo promuovere - ha detto il presidente del Consiglio regionale - una occupazione di qualità per i giovani. Occorre rilanciare il progetto Eureka: una iniziativa straordinaria, finanziata dalla Regione, che ha già permesso a tanti giovani universitari di inserirsi nel mondo del lavoro, mettendo in contatto la ricerca accademica con il tessuto economico regionale. Le nuove generazioni hanno bisogno di un impegno serio da parte nostra. Dobbiamo sostenerle, investendo anche sull’autoimprenditorialità, attraverso il rilancio del prestito d’onore, e sulla formazione professionalizzante». Idee, proposte fattive e concrete, quelle lanciate dai due candidati dem, unite dal file rouge della condivisione, della messa in rete di competenze e saperi esistenti sul territorio, necessari ad avviare un piano di sviluppo complessivo, fatto di progetti collegati tra loro e fondato sull’ascolto e la partecipazione democratica.

«Faccio un esempio – ha proseguito Carloni – il rilancio delle istruzione passa anche per lo sviluppo delle infrastrutture. Tutti parlano della Falconara – Orte, nessuno parla dell’urgenza di potenziare i collegamenti tra le aree interne e i grandi centri che ospitano le eccellenze universitarie marchigiane. Si tratta di un intervento essenziale, anche per  agevolare l’accesso degli studenti ai nostri Atenei. Il voto del 20 e 21 settembre rappresenta una grande occasione per scegliere di imparare a lavorare insieme, con il coinvolgimento di tutti e a partire dall’Europa». Fare rete, il denominatore comune, anche nella cultura, settore sul quale Mastrovincenzo ha voluto porre particolare attenzione: «Dobbiamo concentrare le risorse europee anche su progetti specifici di carattere culturale e coinvolgere tutti i soggetti impegnati a veri livelli nel fare cultura, valorizzare i nostri meravigliosi piccoli centri, ricchi di arte e storia, investire in digitalizzazione».

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