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Elezioni Regionali 2020

Lavoro e buona occupazione, le priorità del programma di Mangialardi

Lo ha detto Maurizio Mangialardi, candidato alla presidenza della Regione Marche, durante un incontro elettorale ad Ascoli

ASCOLI - «Il Patto per il lavoro e il clima che stiamo presentando per dare alle Marche un nuovo modello di sviluppo vede nella necessità di creare buona occupazione una priorità assoluta. Anzitutto è necessaria una nuova Legge regionale, da scrivere insieme a tutte le parti sociali, che renda il mercato del lavoro più inclusivo, giusto, equo e attento ai nuovi bisogni». Lo ha detto Maurizio Mangialardi, candidato alla presidenza della Regione Marche, durante un incontro elettorale ad Ascoli. 

«In questo ambito - ha continuato Mangialardi - il nostro impegno sarà indirizzato a una riforma strutturale delle politiche attive del lavoro, pensate per l’ integrazione tra servizi pubblici e privati. Sarà fondamentale attivare per i disoccupati percorsi di formazione e inserimento professionale con le competenze richieste dal mercato del lavoro e massimizzare l’impatto delle risorse europee, nazionali e regionali che consentono il potenziamento straordinario dei Centri per l’impiego, per valorizzare il personale e garantire servizi di qualità ai cittadini. Tra i punti in agenda anche il sostegno alla creazione di nuove imprese da parte dei giovani attraverso spazi di co-working e centri di aggregazione della creatività e dell’innovazione». «Inoltre - ha concluso il candidato del centrosinistra - vogliamo per i giovani un ingresso di qualità nel mondo del lavoro. Crediamo fortemente nella necessità di potenziare lo strumento dell’apprendistato per l’accesso al mondo del lavoro, per questo proponiamo l’azzeramento dell’aliquota contributiva per i primi due anni di apprendistato professionalizzante. E riteniamo che vadano ulteriormente salvaguardate le categorie sociali più deboli, implementando i bonus e gli incentivi già garantiti dalla normativa nazionale, arrivando a una decontribuzione totale: si tratta dei giovani Neet, dei giovani under 35 senza contratto stabile e dei giovani con figli, degli over 50 e delle donne con disoccupazione da almeno 24 mesi. A queste categorie va aggiunta quella dei giovani fra i 30 e 35 anni che hanno già avuto un contratto a tempo indeterminato e che sarebbero esclusi dalle agevolazioni nazionali».

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