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Elezioni Regionali 2020

Regionali 2020, Pasquinelli: «Dipende da noi? Movimento 5 Stelle in salsa rosa»

«Siamo un'alternativa perseguibile e realizzabile. Noi vogliamo proporre un progetto politico legato al lavoro e ai lavoratori. Noi proponiamo un'alleanza sociale» dice Pasquinelli

«Noi riteniamo che tra sinistra e destra non ci siano differenze. Sono due facce della stessa medaglia». È quanto sostiene il candidato presidente della Regione Marche per la lista Comunista Fabio Pasquinelli che questa mattina, in Municipio a Pesaro, ha presentato i candidati consiglieri della lista provinciale di Pesaro Urbino: Giovanni Del Monte, Milena Rossi, Claudio Nigosanti, Chiara Pizzorno, Alex Casetta, Silvia Panunzi e Gianfranco Mancini.

«Veniamo da 30 anni di crisi pesantissima della sinistra di questo paese- spiega Pasquinelli all'agenzia Dire -. Una crisi forte che vive tutta l'Europa e che attraversa anche attori sociali come i sindacati. Una crisi che riguarda il lavoro. La risposta della sinistra a questa crisi non é stata quella di avanzare un modello di societa' diverso ma solo di inseguire un modello neoliberista. Per questo noi riteniamo che tra sinistra e destra non ci sia differenza. È solo una gara tra leader politici». Il programma della lista Comunista si chiama "Per le Marche". «Una vittoria dei comunisti nelle Marche o comunque una buona affermazione sarebbe un terremoto e potremmo cambiare lo scenario politico nazionale- continua Pasquinelli-. Siamo un'alternativa perseguibile e realizzabile. Noi vogliamo proporre un progetto politico legato al lavoro e ai lavoratori. Noi proponiamo un'alleanza sociale». Non c'é stato margine secondo Pasquinelli, avvocato osimano, per un dialogo con altre forze politiche.

Né con il Pd né con la lista civica di sinistra Dipende da noi. «Dipende da noi presenta una proposta politica molto diversa dalla nostra- conclude Pasquinelli-. Non c'é mai stato dialogo anche perché non c'é mai stato interesse da parte di quella lista civica di coinvolgere i partiti politici comunisti. È una proposta civica che parte da un'idea: basta con i partiti della sinistra, i cittadini devono auto organizzarsi in reti civiche. Sono una riedizione del M5S in salsa rosa. La loro proposta non interessa ai comunisti e non serve alla Regione». 

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