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Elezioni Regionali 2020

Falconara, tra bonifiche e aeroporto: confronto fra i candidati nell'incontro di Cna

Un confronto diretto e a volte anche spigoloso, in cui i diversi candidati hanno espresso le loro opinioni sui temi posti e proposto le soluzioni previste dai rispettivi programmi elettorali

Infrastrutture, commercio, incompiute. Sono stati questi i temi su cui, martedì 8 settembre, presso la sala incontri del ristorante Oasi Cannetacci di Castelferretti, i candidati al Consiglio Regionale delle Marche espressione dei comuni di Zona Nord (Falconara, Chiaravalle, Monte San Vito, Camerata Picena) si sono confrontati davanti agli imprenditori di CNA. Un confronto diretto e a volte anche spigoloso, in cui i diversi candidati hanno espresso le loro opinioni sui temi posti e proposto le soluzioni previste dai rispettivi programmi elettorali

Maria Letizia Ruello (Dipende da noi) ha sottolineato l’importanza del ruolo del piccolo commercio che non può essere sacrificato nel nome “del prezzo più basso” dei grandi marchi internazionali a scapito anche della qualità ed in continuità con un vecchio modello di sviluppo che non tiene conto dei limiti naturali. Lara Polita (Dipende da noi) ha avanzato l’idea di ripensare il territorio in termini di bioregione ovvero saper leggere le interdipendenze di cui si compone in una visione complessiva, dall’economia manifatturiera all’agricoltura, dal turismo ai trasporti. Puntare sui giovani e sulla loro formazione.

Francesca Petrini (Rinascimarche) ha posto la questione della centralità dell’ambiente. Secondo la Petrini va compresa la velocità di cambiamenti (soprattutto climatici) e delle conseguenza, spesso irreversibili, di cui sono portatori. Urge pensare una progettazione in chiave sostenibile in tutti i settori. Oggi l’agricoltura bio ha una forte funzione di equilibrio ambientale e per una buona alimentazione. Per Andrea Grilli (Partito Comunista) le priorità sono Collettività, Lavoro e Diritti sociali. Le problematiche ambientali sono insite nel modello di sviluppo capitalista. Sulle infrastrutture  la preminenza è data dalla messa in sicurezza delle attuali prima di pensare allo sviluppo di altre arterie. Pensiamo ad un ruolo pubblico per realizzare la ricostruzione post sisma ancora al palo. Bonifica dei siti inquinati e riconversione del modello di sviluppo. Andrea Mosconi (Marche Coraggiose) ha spiegato come tutte le tematiche sono collegate, dall’ambiente alla sanità, dallo sviluppo economico al lavoro. Importante è il ruolo del turismo che va declinato in tante opportunità da sviluppare. La regione ha un ruolo importante per intervenire al fianco delle imprese, e supportando innovazione, cultura d’impresa, digitalizzazione. Va aperto un dialogo tra imprese-offerta formativa-istituzioni e famiglie.

Goffredo Brandoni (Fratelli d’Italia) ha sottolineato come lo sviluppo delle aree territoriali viene dettato dall’accessibilità delle infrastrutture, centrale il ruolo dell’aeroporto di cui critico le precedenti gestioni. Va fatto un lavoro di squadra tra le conduzioni degli assessorati/tematiche e delle risorse dell’Ente Regione. Manuela Bora (Partito Democratico) ha puntato sulla continuità di governo valore da preservare e il buon esempio di utilizzo dei fondi europei per cui siamo la seconda regione italiana dopo l’Emilia Romagna. Valorizzare il territorio significa puntare su un turismo legato alle peculiarità delle sue eccellenze come le botteghe dell’artigianato artistico, enogastronomia ed accoglienza. In tal senso tanti interventi sono stati effettuati a partire del riconoscimento 1M per l’artistico, i finanziamenti per i centri commerciali naturali, per interventi nei Comuni sotto i 5.000 abitanti. Si dovrà lavora per il completamento ed adeguamento infrastrutturale, a partire dall’aeroporto e porto, su cui abbiamo ottenuto finanziamenti a compimento entro i prossimi due anni. Proficuo il confronto con le associazioni di categoria di stimolo per la programmazioni degli interventi. Voglio dare continuità alle questioni di genere ed affrontare la questione del calo demografico. Per Mattia Morbidoni (Rinascimarche) siamo per una politica ambientale “pratica” che si coniughi con un sano sviluppo economico. Sempre più importante il turismo ma va puntato su un incoming serio, sulla riqualificazione delle strutture ricettive e al contrasto dei fenomeni abusivi e di sleale concorrenza. Importante il ruolo della Regione nella programmazione, nell’insediamento di grandi centri commerciali avulsi dai contesti urbani e di comunità, nell’intercettazione ed utilizzo di fondi europei per la riqualificazione del territorio, per ripensare ed  incentivare l’abitabilità delle aree interne.

Infine Yasmin Al Diry (Civici con Acquaroli) ha spiegato come le esperienze acquisite le abbino fatto comprendere l’importanza dell’ascolto e confronto con le associazioni di categoria. Dobbiamo essere al fianco delle imprese, le quali non hanno bisogno di assistenzialismo e finanziamenti a pioggia ma di interventi concreti, come la semplificazione, che gli permetta di fare al meglio il loro lavoro.  Nella tutela e valorizzazione del territorio va fatta una programmazione omogenea a partire dalla costa ed i relativi interventi di messa in sicurezza. Nel nostro programma al centro la Persona ad attorno ad essa l’ambiente. I Paini ambientali vanno formulati coinvolgendo le aziende.  Siamo per la difesa della famiglia come istituzione

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