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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Elezioni Regionali 2020

«Una moneta regionale per semplificare la ricostruzione e avviare le infrastrutture»

Anna Rita Iannetti è la candidata per il Movimento 3V alla presidenza della Regione Marche. La sua proposta di rilancio passa per una moneta marchigiana

Una moneta unica, parallela all’Euro, da adottare nelle Marche per rilanciare l’economia, le infrastrutture e la ricostruzione post-terremoto. E’questo uno dei cardini del Movimento 3V, che alle prossime regionali presenta come candidata alla presidenza della Regione il medico Anna Rita Iannetti. «Bisogna ricreare le condizioni nei luoghi del terremoto per far ripartire economia e socialità. Io sono per una sovvenzione economica, parallela a quella dello Stato, che dia un input per la ricostruzione e la bonifica di quei territori. Poi ci sono le strade e le infrastrutture che da 30 anni aspettano di essere completate. Tutto questo però lo possiamo fare con una moneta nostra, senza sottostare ai diktat di chi ce la presta. La prima cosa che farei è togliere gli ostacoli Covid che hanno bloccato l’economia, poi tutto il resto». Ad Ancona tiene banco da anni il problema dell’uscita verso nord del Porto: «E’ una necessità da affrontare insieme al collegamento Adriatico-Tirreno e al rilancio delle zone interne. Noi siamo prigionieri in un contesto dove si progettano grandi opere, ma dove poi non c’è la possibilità di riaprire la piccola bottega». 

Ricostruzione 

Il Covid però è stato scoperto a fine 2019, nelle Marche si parla di ricostruzione ormai dal 2016. Cosa non ha funzionato e come si semplifica l’iter? «Farei fare perizie sulle abitazioni private, ma poi dare il corrispettivo economico alle persone e lasciare a loro la cura di impiegare ditte locali, perché con questa nuova moneta si resterebbe all’interno delle Marche. Si rimuoverebbe tutto, insieme alla speranza di poter vivere». 

Sanità

«Le persone che hanno problemi di salute devono essere assiste il più vicino possibile alla loro dimora con una medicina di territorio per le urgenze ed emergenze. Il problema rivoluzionario però riguarda la prevenzione primaria. Le malattie dipendono dall’ambiente in cui si vive, penso al 5G, all’elettromagnetico, ma anche all’interazione umana. In questo momento c’è una spinta verso l’isolamento sociale, noi invece abbiamo bisogno di contatto umano funzionale senza astio o rabbia». Una posizione in contrasto aperto con le attuali misure anti-Covid (GUARDA IL VIDEO). 

Cultura e turismo

«Le Marche sono già attraenti, serve solo valorizzarne i luoghi. Significa ampliare le strade che già ci sono. Io non sono per lo stravolgimento totale perché magari servono poche strade di viabilità veloce, ma le strutture esistenti possono tornare a funzionare bene con un minimo sforzo. Le zone interne sarebbero maggiormente visitabili, la fibra ci inserirebbe in un sistema di comunicazione online più facile lasciando però fuori il 5G, perché quella è un’altra storia». 
 

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