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Elezioni comunali 2018

Comunali 2018, l'Udc va con Tombolini ma Sanna non ci sta: «Resto con la Mancinelli»

Uno Scudo Crociato per due ma il simbolo del partito di Cesa resterà a Massimo Meles e nel centrodestra mentre nella coalizione di centrosinistra comparirà la lista Popolari per Ancona

Il segretario cittadino e quello regionale stanno con il centrodestra. Il capogruppo in consiglio comunale e il segretario provinciale vogliono restare nel centrosinistra. È l'ennesimo strappo tra i cattolici, ormai un'abitudine quando si avvicinano le scadenze elettorali. Lo si è visto alle Regionali 2015 con il simbolo conteso tra coloro che remavano per Gian Mario Spacca (con la civica Marche 2020 più Forza Italia) e quanti hanno sostenuto il centrosinistra dell'attuale governatore Luca Ceriscioli. Lo rivediamo adesso con l'Udc anconetano. Tommaso Sanna, capogruppo in consiglio comunale, sta con la maggioranza che sostiene Valeria Mancinelli e non è per nulla intenzionato a cambiare rotta. Con lui, appoggiati dal coordinatore provinciale Ugo Pesciarelli, c'è anche il presidente di Prometeo Estra, Marco Gnocchini. Sul fronte opposto Massimo Meles che oggi, giovedì 29 marzo, si è presentato alla conferenza stampa nella quale il centrodestra compatto ha ufficializzato il sostegno alla candidatura di Stefano Tombolini. Meles è appoggiato dal coordinatore regionale Tonino Pettinari che, negli anni, ha abituato gli elettori a continui cambi di campo. Nel 2009 era vicepresidente della Provincia di Macerata amministrata dal centrodestra, nel 2010 appoggia il centrosinistra e Gian Mario Spacca per le Regionali per poi correre e vincere la presidenza della Provincia di Macerata, sempre con il centrosinistra, nel 2011. Dopo fulminea parentesi con Monti (Politiche 2013) nel 2015 è ancora centrosinistra con Ceriscioli candidato, poi vincente, governatore regionale. Ora, in linea con il segretario nazionale Cesa, di nuovo nel centrodestra. 

«L'Udc è con il centrodestra e io ne sono il segretario comunale – spiega Meles – mi sono adeguato alla linea nazionale. Sanna e Gnocchini hanno fatto una scelta diversa pensando che l'Udc sia cosa loro. Invece questo è l'Udc del segretario nazionale Cesa e chi non lo condivide può andare via». Più o meno, ma dalla parte opposta della barricata, il pensiero di Sanna. «Sanna rappresenta sé stesso e pochi altri – commenta il capogruppo – Lo scorso aprile nel congresso cittadino avevamo eletto Meles che ha condiviso il documento finale di appoggio alla coalizione uscente guidata da Valeria Mancinelli. L'Udc nazionale è andato nel centrodestra dopo le elezioni siciliane e alle Politiche ma noi a livello locale, nella nostra autonomia, abbiamo sancito il sostegno al centrosinistra. Meles è stato commissariato da coordinatore comunale, non capisco stamattina a che titolo fosse presente. Io sono capogruppo dell'Udc e non ho ricevuto nessun messaggio che mi metteva alla porta. Tutto quello che sta avvenendo è davvero bizzarro. L'Udc è con Valeria Mancinelli. Pettinari? Un fantasma. Sono anni che non convoca un congresso regionale. Io sono capogruppo del capoluogo di regione e Pettinari non l'ho mai sentito. Cesa ci faccia sapere. Io sono un Udc e sto con Valeria Mancinelli perché ho preso un impegno. Il simbolo? Abbiamo deciso già cambiarlo con uno nuovo: rosso con fondo blu e il San Giorgio a cavallo. Si chiamera Popolari per Ancona - Ancona Popolare. Rivendichiamo la possibilità di avere comunque l'autonomia locale come è sempre stato». 

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