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Elezioni comunali 2018 Centro storico / Piazza Roma

Corsa al Comune, Giorgia Meloni lancia Stefano Tombolini per il rush finale

Il leader nazionale di Fratelli d’Italia è arrivata in città per lanciare la coalizione di centrodestra a poco più di due settimane dalle elezioni comunali

E’ arrivata con un’ora di ritardo in una piazza Roma gremita, quando si è avvicinata a piedi dal lato di corso Stamira è stata accolta dagli applausi. Il primo pensiero che Giorgia Meloni ha rilasciato alla stampa è stato per il candidato sindaco della coalizione di centrodestra, Stefano Tombolini: «Può rappresentare un elemento di innovazione e discontinuità. Stefano Tombolini è un professionista ma è anche una persona che conosce molto bene i problemi della città. Attorno a lui c’è una coalizione molto ampia e solida che anche ad Ancona rappresenta secondo noi il sentimento maggioritario della gente. Ora c’è la possibilità di dare a questa città un’alternativa». Poi il leader nazionale di Fratelli d’Italia, arrivata ad Ancona proprio per sostenere la campagna elettorale della coalizione di centrodestra a due settimane dalle comunali, è salita sul palco e ne ha avuto per tutti a partire dal Presidente della Repubblica: «Non condivido la sua scelta di non dare il mandato a chi era arrivato primo alle elezioni politiche». Poi ha rincarato la dose: «In Italia quando vince il Pd abbiamo la Repubblica Parlamentare e i Presidenti della Repubblica dicono che deve decidere il Parlamento, ma quando vince il centrodestra improvvisamente abbiamo una Repubblica Presidenziale in cui i Presidenti vogliono farci sapere come la pensano». Sul governo e il premier incaricato Giuseppe Conte: «Lo abbiamo incontrato ieri e ci ha confermato il timore che avevamo, cioè di un governo che pare molto spostato verso il M5S». 

Stefano Tombolini ha ripercorso sul palco i punti del programma elettorale. Dalla centralità della famiglia alle politiche per il lavoro giovanile: «Parlo con tanta gente che mi dice di non riuscire a mettere insieme il pranzo con la cena. E’ un’esperienza che mi sta facendo capire che cosa bisogna andare a risolvere nella sensibilità delle persone» poi ha scattato la sua fotografia della città: «Le nostre strade, i nostri marciapiedi e i nostri edifici dismessi danno un senso di incompiutezza e tristezza. Questa città ha bisogno di risorgere e lo può fare solo con un collegamento stretto con il governo regionale e nazionale».

Giorgia Meloni ad Ancona

Ad aprire gli interventi sul palco è stato il portavoce comunale di Fratelli d’Italia, Angelo Eliantonio: «Liberiamo la città da questi cialtroni, quanto dura il mandato di un sindaco? Perché dopo quattro anni di nulla abbiamo visto solo un po' di trucco e parrucco negli ultimi mesi? Ecco come questo sistema di potere ha ridotto la mentalità degli anconetani, in cui anche asfaltare una strada è visto come un evento epocale». Il Portavoce regionale Carlo Ciccioli rimprovera all’amministrazione uscente di «non aver mai ascoltato gli anconetani» e si è detto convinto che: «Il Pd arranca e non è più tempo di parlare di opposizione ma di sostituzione». Sullo stesso tema anche Marco Bevilacqua (Lega) che rivolgendosi simbolicamente agli avversari ha usato la tipica frase in romanesco: «Non c’è trippa per gatti». Il capogruppo di Forza Italia in Comune Daniele Berardinelli, in riferimento alla sinistra anconetana, ha parlato di: «25 anni di malgoverno della città» e nello specifico di Valeria Mancinelli: «Sembra che sia qui per caso da pochi mesi». Massimo Meles (Udc): «Vogliamo ricostruire la comunità di questa città e ridare ai cittadini un senso di appartenenza». Presenti sul palco anche il capogruppo Fdi in Regione Elena Leonardi, il dirigente FdI Ancona Stefano Benvenuti Gostoli e il Presidente del Consiglio comunale di Ascoli Piceno Marco Fioravanti
 

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