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Elezioni comunali 2018

Comunali 2018, un boulevard per la movida e la sicurezza: Forza Italia si presenta

Un boulevard a ridosso del porto con locali dedicati alla movida cittadina. E’ uno dei punti del programma presentato da Forza Italia a poche settimane dal voto

Condivisa, competitiva, capoluogo che riesca a rappresentare le Marche a livello nazionale e baricentro della politica regionale. Forza Italia vede così Ancona a poco meno di un mese dalle elezioni comunali. Il programma è stato presentato lunedì mattina nella sede regionale del partito insieme alla lista dei 32 candidati consiglieri. Ad aprire la conferenza stampa l'ex consigliere regionale Daniele Silvetti, che ha tracciato l'identikit della lista forzista fatta di tante professionalità con diverse connotazioni innovative, anche perché l'80% dei candidati non è iscritto a Forza Italia, quindi forxe fresche. «Stefano Tombolini è il candidato forte che abbiamo scelto da subito con il quale siamo certi - ha detto Silvetti - di poter ricercare riduzione delle tasse, più sicurezza e legalità e lotta alla microcriminalità in alcuni quartieri della città perché sono qeusti i temi che ci interessano da vicino e che volevamo fossero nel programma di coalizione». Presenti il capolista e consigliere comunale Daniele Berardinelli, il commissario regionale Marcello Fiori, il senatore Andrea Cangini, il deputato Simone Baldelli e il candidato sindaco per la coalizione di centrodestra Stefano Tombolini. «La nostra è una dedizione totale alla città, tanto che se vinceremo le elezioni io chiuderò il mio studio» ha detto Tombolini, ingegnere di professione. «Non siamo latte tiepido- ha proseguito il candidato sindaco- vogliamo far ribollire la città» ha detto Tombolini mostrando un volantino con le sei liste a supporto della sua candidatura, paragonate a un'auto con sei cilindri. 

Sicurezza, famiglia e boulevard

Tra le priorità proposte c’è la realizzazione di un boulevard in via XXIX settembre per la movida giovanile, da realizzare con capitali privati. L’idea prevede l’ampliamento della passeggiata a 2.250 metri quadrati collegati ai locali ricavati nel sottostrada tra l’attuale via e la ferrovia della stazione marittima. Impegno previsto di circa 2milioni e mezzo di euro. Il programma prevede anche un maggior presidio e controllo del territorio con termocamere da installare specialmente nelle frazioni, ma anche centraline per rilevare lo stato dell’aria in città. Tra gli obiettivi c’è anche il potenziamento della polizia municipale per turni notturni. «Ad Ancona le multe vengono usate per fare cassa e mungere i cittadini» ha attaccato Baldelli. Capitolo occupazione giovanile. Tra le proposte c’è quella di offrire un’occupazione a tempo determinato rinnovabile a oltre 200 ragazzi e ragazze di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Compenso di 1.000 euro al mese lorde per servizi quali il censimento delle nuove cittadinanze e degli alloggi sfitti, assistenza alla popolazione universitaria ma anche sorveglianza attiva, tutela del verde e dell’arredo urbano. Le agevolazioni per le famiglie prevedono l’esenzione IRPEF per famiglie a basso reddito con esenzione di TARI e IMU, l’assegno di genitorialità di 1.000 euro l’anno (massimo due anni) per l’acquisto di prodotti per l’infanzia, sconti per il trasporto pubblico, asili nido a prezzi calmierati, contributi per le scuole materne destinate a famiglie di basso reddito. Revisione anche dell’assegnazione delle case popolari con priorità agli anconetani. In questo senso il programma propone anche il contributo di  affitto e un fondo per gli sfratti dovuti a morosità incolpevole, un bonus da richiedere in Comune per pagare le mensilità di affitto e la riduzione delle possibilità edificatorie previste oggi nel piano regolatore a favore del recupero dei contenitori urbani. Sfida lanciata anche alle barriere architettoniche: agevolazioni per famiglie con disabili in casa e attuazione del piano per l’eliminazione degli ostacoli (il PEBA), che per FI ad Ancona è rimasto inattuato per 27 anni. «La scelta di Tombolini come candidato sindaco è stata una scelta altruista- ha detto Berardinelli- i partiti cercano di occupare anche visivamente dei posti, ma noi con questa scelta abbiamo fatto un passo indietro e rinunciare all’egoismo. Con lui abbiamo molte chance di vittoria al ballottaggio»

Il Caso Marche 

«Le Marche sono diventate una regione marginale dal punto di vista economico, basta guardare gli indicatori di occupazione, taso di chiusura delle aziende e abbandono scolastico- ha detto Marcello Fiori riprendendo la definizione di Cangini di un vero e proprio “Caso Marche”- la nostra idea di città è fondata sull’idea di ricreare impresa e il supporto alla famiglia». Dentro il caso Marche, per Cangini, esiste uno specifico “Caso Ancona”: «Il tasso di disoccupazione è del 2% superiore alla media regionale, la città negli anni è andata avanti per inerzia e le elezioni comunali faranno da volano alle prossime elezioni regionali».
 

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