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42 nuove case per l’edilizia agevolata, intesa tra Comune ed Erap: i requisiti per ottenerle

Le misure sono rivolte a persone con fascia di reddito appena superiore alla soglia di povertà, gli appartamenti sono già in costruzione e si pensa anche alle frazioni

42 nuovi alloggi destinati all’edilizia agevolata. Sono già in costruzione con la collaborazione tra Comune di Ancona ed Erap e saranno a disposizione di chi appartiene alla cosiddetta fascia di reddito grigia, cioè quella con Isee annuale compreso 5.000 e i 39.000 euro. Una prima tranche di 12 appartamenti che sorgeranno in via Mingazzini sarà completata a ottobre del 2018, i restanti vedranno la luce in piazza Aldo Moro nella primavera del 2019, ma si sta pensando anche a costruirne ulteriori nelle frazioni. Canone compreso tra i 250 e i 280 euro mensili per 80 metri quadrati, le case potranno essere riscattate dopo 10 anni e nel prezzo d’acquisto verrà computato il totale pagato in affitto nella decade precedente. «Un intervento verso questa fascia sociale, che fino a poco tempo fa era in grado di confrontarsi sul mercato, sarà al centro della politica della casa oggi e nei prossimi anni» ha detto il sindaco Valeria Mancinelli durante la presentazione dell'iniziativa. Il programma si rivolge a persone con fasce di reddito appena al di sopra della soglia di povertà e che non rientrano nella graduatoria per le case popolari, dove il limite Isee è di 11.000 euro annuale: «Ci sono 120 alloggi in costruzione per questa fascia specifica, ma tenente conto che tra le 900 famiglie in lista per le case popolari una parte ha i requisiti per entrare nelle graduatorie di edilizia agevolata (le persone con Isee compreso tra i 5.000 e gli 11.000 euro) quindi con questa misura è possibile svuotare la lista di attesa per le case popolari».

«Ci sono ulteriori risorse disponibili, circa 8,5 milioni già destinati all’edilizia sociale- ha spiegato la Mancinelli- una parte di questi, circa 7 milioni, verranno destinati a nuovi interventi sempre di edilizia agevolata ancora da localizzare, ma una parte riguarderà anche le frazioni». Qui, oltre al vincolo del reddito, sarà richiesta anche la residenza nella frazione in questione per almeno una persona che occuperà l’appartamento. 

Le politiche di edilizia agevolata si affiancano a quelle già in vigore come il canone concordato tra organizzazioni di inquilini e proprietari degli appartamenti e che prevedono sconti per entrambe le figure: gli inquilini hanno diritto al 25% di sconto sul canone previsto dal libero mercato mentre i proprietari risparmiano sull’Imu (aliquota al 6,90% anziché 10,6%) e su Irpef (si paga solo il 10% corrispondente alla cedolare secca). Ad Ancona ci sono ad oggi 2.700 contratti di affitto in essere con regime di canone concordato. 
 

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