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Martedì, 23 Aprile 2024
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DiEM25, al via anche nelle Marche la “Primavera Europea” di Varoufakis 

Il terzo spazio “per arrivare a una Europa democratica, ecologista, egualitaria e forte”, si aprirà anche ad Ancona per la prima assemblea regionale di DiEM25

Domenica 6 maggio si terrà ad Ancona la prima assemblea regionale di DiEM25 (Movimento per la Democrazia in Europa), l’iniziativa continentale di Yanis Varoufakis. L’assise, aperta al pubblico, sarà tenuta ad Ancona presso lo Spazio Comune Heval  (in via Macerata 22) alle 17, e vedrà la partecipazione di iscritti e simpatizzanti provenienti da tutta la regione e la presenza di Paolo Della Ventura, membro del Collettivo Nazionale. Sarà presentata l’iniziativa nata, di fatto, a Napoli lo scorso 10 marzo, con formazioni politiche aderenti già di sette Paesi Europei: DemA (Italia), il movimento di Luigi De Magistris, Alternativet (Danimarca), Bündnis-DiEM25 Germania, Génération-s (Francia) con Benoit Hamon, Livre (Portogallo) e Razem (Polonia); diverse altre come osservatori PCF (Francia), Partito Europeo della Sinistra, Partito Europeo dei Verdi, DEMOS (Romania), DiB (Germania), Levica (Slovenia) e Nova ljevica and Zagreb Je NAŠ! (Croazia).

La lista si è strutturata in tutta Italia e si sta strutturando anche nelle Marche. In seguito all’assemblea verrà nominato un coordinamento regionale provvisorio su indicazione del Collettivo Nazionale italiano e sulla base di consultazioni svolte con i collettivi territoriali. I membri di questo coordinamento resteranno in carica fino a settembre 2018, quando l’organo sarà rinnovato col voto degli iscritti. Il primo obiettivo sono le elezioni europee del 2019, con il nome (European Spring, Primavera Europea) scelto lo scorso 26 aprile a Lisbona nel corso del secondo consiglio direttivo provvisorio, tra i membri fondatori. Il  programma, in elaborazione, sarà fondato su due basi: “Un New Deal Ecologico Pan-Europeo ed un processo per arrivare ad una Assemblea Costituente dei popoli europei.” Un terzo spazio per andare oltre l’establishment ed il populismo, con un percorso lanciato “per costruire la prima lista europea unitaria e transnazionale per presentarci alle elezioni dell’Unione del maggio 2019. Lo faremo con la forza di un unico Manifesto che traccia la strada per arrivare a una Europa democratica, ecologista, egualitaria e forte.” I rappresentanti della neonata lista sono determinati “a  diventare l’alternativa credibile, coerente e radicale nel Parlamento Europeo”, per  “un’azione europea per trovare una soluzione” alle “ferite inferte ai cittadini europei dall’establishment: la disoccupazione, la povertà, la riduzione dei salari e del welfare, i bassi livelli di investimento che contribuiscono alla precarietà, i deficit nella sicurezza alimentare e nella sanità pubblica, la scarsità di alloggi, la mancanza di una politica comune e solidale per rifugiati e migranti. Per non parlare delle sfide dell’automazione e del cambiamento climatico, che non potranno mai essere affrontate da singolarmente da un solo Paese”. La soluzione proposta è “il controllo democratico sull’Unione.” 

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