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Il defibrillatore salva la vita, Urbisaglia: «Brevettiamo i ragazzi delle superiori»

I recenti fatti di cronaca cittadina hanno ribadito l’importanza del defibrillatore negli impianti sportivi e nei luoghi di lavoro. Queste battaglie sono state da tempo portate avanti dal consigliere Diego Urbisaglia

Il defibrillatore che salva la vita. I recenti casi di cronaca cittadina, ancora una volta, hanno ribadito l’importanza del Dae sia nei luoghi di lavoro sia negli impianti sportivi. A tal proposito, fondamentale conoscere il parere del consigliere comunale Diego Urbisaglia assoluto pioniere da anni delle battaglie pro-defibrillatore nel capoluogo:

«Sono stato, politicamente, un pioniere di queste battaglie. Ho sempre avuto a cuore la tematica del defibrillatore sin dal 2005-2006 quando mi battei per far mettere a bilancio i primi soldi dedicati al Dae contro tutto e contro tutti. I gestori degli impianti non si sentivano pronti, la politica non era pronta, c’era tanta cattiva informazione. Pensate che spesso i defibrillatori restavano nei magazzini con le batterie scadute».

Poi, con il passare degli anni, il cambio di marcia: «Trovammo i fondi ma soprattutto passò l’idea che per gli impianti sportivi sarebbe stato necessario avere un defibrillatore. Feci il corso BLSD con i Vigili del Fuoco e mi fu subito chiara l’importanza di quanto stavo facendo. Immagino e spero che nei programmi didattici, soprattutto nelle ore di educazione fisica, possano essere brevettati i ragazzi delle superiori, un esercito di cittadini che sappia usare un Dae o eseguire una manovra di riabilitazione. Questo aspetto deve diventare un punto fermo all’interno della nostra società. I cittadini possono diventare parte integrante di questa cosa che abbraccia i giovani, lo sport e la vita di tutti i giorni».

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